107 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Diogo Costa non trattiene le lacrime dopo la partita da eroe: manda un messaggio di grande umiltà

Nessun gesto provocatorio o irrisorio nei confronti degli avversari, ma sono una grandissima commozione per Diogo Costa premiato come migliore in campo: “Mi ammazzo di lavoro, volevo aiutare la mia squadra”
A cura di Ada Cotugno
107 CONDIVISIONI
Immagine

L'uomo copertina resta ancora Cristiano Ronaldo, ma a trascinare il Portogallo questa volta sono state le parate di Diogo Costa. Nel momento più difficile per la sua nazionale è salito in cattedra, prendendosi tutte le luci dei riflettori e quel pezzo di popolarità che troppo spesso gli è mancata quando si parla dei grandi portieri in Europa. Il numero uno del Porto ha parato tutti i rigori della Slovenia e alla fine della partita, quando è stato premiato come migliore in campo, non è riuscito a trattenere le lacrime di commozione per l'enorme traguardo raggiunto.

Il Portogallo deve a lui il passaggio ai quarti di finale degli Europei, specie dopo uno scialbo 0-0 contro gli sloveni che si è protratto fino alla fine dei supplementari. E se a segnare la partita ci hanno pensato gli interventi di Oblak e le lacrime rabbiose di Cristiano Ronaldo, ai calci di rigore l'unico protagonista è stato Diogo Costa che alla fine ha accolto le ovazioni con immensa umiltà.

Le lacrime di Diogo Costa dopo i rigori

Se mentre parava i calci di rigore alla Slovenia era freddo, glaciale e chirurgico, nel post partita il portiere si è sciolto davanti al premio di migliore in campo. Meritatissimo dopotutto, dato che è stato l'unico nella storia degli Europei a parare tutti i rigori agli avversari: un primato che gli fa grande onore e che lo ha portato alla ribalta nel momento decisivo per il Portogallo che forse si immaginava già sull'aereo di ritorno.

Diogo Costa non ha trattenuto le lacrime mentre attendeva il suo premio, pervaso dalle tantissime emozioni di una serata storica per lui e tutta la sua nazione. Ma nonostante tutto è rimasto con i piedi per terra, puntando sull'umiltà anche mentre descriveva le emozioni che ha provato durante la partita: "È una motivazione in più, da parte mia il lavoro non mancherà mai. Mi ammazzo di lavoro, credo in me stesso e sono grato alla mia famiglia. Era la partita in cui ho potuto aiutare di più la mia squadra ed è su questo che mi concentro".

Nessun segreto da nascondere per il portiere che è rimasto concentrato anche davanti alle difficoltà: "Da parte mia queste sono le partite più difficili, passiamo sempre molto tempo senza toccare la palla e io mi sono concentrato solo nel fare in modo che, se ci fosse stata l'occasione, sapessi come approfittarne".

107 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views