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Dimarco lancia cori contro il Milan con i rossoneri ancora in campo: è l’anima della festa Inter

Subito dopo il fischio finale, Federico Dimarco ha perso ogni inibizione e ha incitato la San Siro nerazzurra come un vero e proprio capo tifoso. Mentre i giocatori rossoneri dovevano ancora abbandonare il campo.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Inter ha ritrovato la finale di Champions dopo 13 anni, grazie alla doppia vittoria contro il Milan in un derby che si è sempre colorato di nerazzurro nei 180 minuti di gioco. Una superiorità manifesta che ha cancellato sin sul nascere le speranze rossonere di ripetere le gesta gloriose contro i nerazzurri in Europa. Ripetute ben due volte, il primo nel 2003, ancora in semifinale, il secondo nel 2005 ai quarti, con lo stesso verdetto: Inter eliminata. E che martedì sera si è presa la più bella delle rivincite, con l'esplosione di gioia nel finale, davanti al proprio pubblico incitato da un capo ultrà d'eccezione: Federico Dimarco.

L'esterno difensivo si è preso la scena di un San Siro gremito in ogni ordine di posto – nuovo record d'incasso per il calcio italiano con 12 milioni di euro al botteghino – e si è trasformato improvvisamente in un tifoso da curva, svestendo immediatamente i panni da giocatore e vestendo quelli da ultrà. Il ruolo che da bambino, Federico Dimarco ha vestito per anni rivendicando da sempre il suo amore per i colori nerazzurri. Fatti di alti e bassi, felicità e delusioni, come in quella notte di vent'anni fa quando a uscire umiliato dalla Scala del Calcio fu proprio l'Inter.

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In quell'occasione, Dimarco aveva poco più di sei anni ma era già un tifoso dell'Inter e visse in prima persona lo scotto di uscire dalla Champions League ad opera dei cugini rossoneri. Un ricordo indelebile che 20 anni dopo ha cancellato nel migliore dei modi, da protagonista, in campo, partecipando alla rivincita più bella: "Te l’ho promesso 20 anni fa a San Siro" ha esultato sui propri profili social nella notte della festa per la finale raggiunta, "oggi abbiamo rimesso le cose a posto: MILANO SIAMO NOI ".

Ma lo spirito da curva, Dimarco lo aveva già mostrato in tutta la sua esplosione al 90′ quando San Siro è impazzita di gioia e lui si è improvvisato capopopolo nerazzurro: mentre tutti festeggiavano, si è impossessato del microfono collegato agli altoparlanti dello stadio e ha infoiato il pubblico tra cori, canti ed esultanze da ultrà verace. Nessun fairplay per qualche istante, dimenticando anche che i giocatori del Milan stavano ancora uscendo dal campo. "Non vi sentoooo!" ha urlato percorrendo all'impazzata il campo per portarsi sotto la Nord, per poi scatenare la festa, trascinando i 70 mila di San Siro in uno dei classici da stadio: "Chi non salta è rossonero…"

Un'esultanza che è continuata per diversi minuti, con Dimarco completamente fuori controllo per la felicità, in piena trance da tifo, continuando a intonare i cori della Curva Nord, tra cui è spuntato anche un "Milan chiacchierone…", tra le new entry degli sfottò da stadio, oramai diventato virale sui social nella versione sonora dell'esterno nerazzurro.

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