Diletta Leotta scrive a Karius: “Da bambina ho sempre amato le favole, voglio il lieto fine”
Manca ormai pochissimo al fischio d'inizio della finale di Carabao Cup, la Coppa di Lega inglese, che vedrà di fronte Manchester United e Newcastle a Wembley e l'attesa per il primo trofeo stagionale che si assegna Oltremanica è ai massimi livelli. Tra i pali dei Magpies, che attendono una gioia da parecchio tempo dopo gli ultimi anni in cui sono retrocessi due volte in seconda divisione, ci sarà Loris Karius, il 29enne portiere tedesco che non scende in campo da due anni e che ha visto la sua carriera segnata in maniera indelebile dalle papere fatte nella finale di Champions League del 2018 tra Liverpool e Real Madrid.
La sorte ha voluto dare un'altra possibilità a Karius, quando probabilmente mai avrebbe pensato di poter giocare una finale, visto che quest'anno ha totalizzato zero minuti al Newcastle, esattamente come la scorsa stagione al Liverpool, quando è rimasto fuori rosa nel suo ultimo anno di contratto coi Reds. Insomma quasi un ex giocatore, cui la squadra di Eddie Howe aveva dato l'estate scorsa un contratto di pochi mesi, con opzione a gennaio per allungarlo fino a giugno, come poi avvenuto.
Da terzo portiere, Karius si è trovata la strada miracolosamente spalancata dalle assenze dei due giocatori davanti a lui: il titolare Pope, squalificato dopo la sciagurata espulsione contro il Liverpool, e il secondo Dubravka, che per regolamento non può giocare la finale essendo già sceso in campo con lo United nella stessa competizione nella prima parte di stagione. Tutte le speranze dei tifosi del Newcastle si appuntano dunque sul tedesco, che potrà contare oggi anche sulla spinta dell'amore di chi ha conquistato il suo cuore da qualche mese, ovvero Diletta Leotta.
La 31enne conduttrice catanese ha scritto una struggente lettera al suo Karius a poche ore dal fischio d'inizio della partita, mescolando l'incitamento al riscatto personale dopo il crollo di cinque anni fa con il soffio potente del sentimento: "Caro Loris, vorrei scriverti questa lettera domani o più tardi, una volta terminata la partita che ti riporterà in campo dopo questi due anni interminabili, dolorosi e incredibili. Per ora, voglio smettere di essere la Diletta che conosci e come nel ‘Canto di Natale' di Charles Dickens mettermi nei panni del ‘Fantasma del Natale passato' e farti voltare, guardare indietro e apprezzare quanto lontano sei arrivato. I giorni che hai passato credendo nel tuo sogno, amandolo, tenendolo così stretto solo per vedertelo brutalmente strappare via. I due anni di notti tristi, il nodo in gola e i brutti pensieri che ti hanno tenuto lontano dal gioco, ma non dalla tua più grande passione: il campo da calcio verde che ogni giorno fa sognare milioni di bambini".
"Un grande grazie alla tua squadra e alla forza che siete riusciti a trovare l'uno nell'altra. Certo, non lo neghiamo, il colpo è stato duro – scrive Diletta sulle pagine di ‘The Athletic', riferendosi alla disastrosa finale del 2018 – ma, come mi hai insegnato tu, la vita è per il 10 per cento quello che ti succede e per il 90 per cento come decidi di reagire. E hai deciso di costruire il tuo futuro abbracciando il cambiamento e lavorando ancora di più per tornare in prima linea. Ancora una volta, sono così orgogliosa di te. Ecco perché dal primo momento in cui ci siamo incontrati ho ammirato la tua forza e il tuo coraggio. Mi hai raccontato del lungo viaggio che hai fatto, della tua rinascita e della forza con cui credi in te stesso. Mi ha fatto innamorare di te. A volte è necessario fare un passo indietro per prendere una rincorsa migliore e sono sicuro che questa rincorsa porterà te e tutta la squadra a volare. Nessuno lo merita di più. Da bambina ho sempre amato le favole e non vedo l'ora di leggere questo lieto fine. Con affetto Diletta".