Di Maria si cancella dal quadro in cui c’è Messi, macché assist: “Gli ho tirato addosso una cac**a”
Sul ciglio del burrone, leggasi eliminazione dai Mondiali, l'Argentina si è aggrappata al suo fuoriclasse e non è stata tradita: Leo Messi ha risolto da par suo la seconda partita del Gruppo C, vinta 2-0 sul Messico, mettendo una toppa al clamoroso scivolone all'esordio contro l'Arabia Saudita. Adesso la qualificazione agli ottavi di finale è più vicina, ma assolutamente non scontata per gli uomini di Scaloni che per esserne sicuri devono battere la Polonia nell'ultimo match del girone. In caso di pareggio, infatti, l'Argentina deve sperare che il Messico batta l'Arabia Saudita al massimo con due gol di scarto. In caso di vittoria con quattro reti passerebbero i messicani, mentre una vittoria con tre gol di scarto renderebbe necessario ricorrere al criterio ulteriore dei gol segnati.
Calcoli che sarà meglio non fare, battendo Lewandowski e compagni mercoledì prossimo: un compito decisamente alla portata con un Messi così scintillante. Il 35enne campione del PSG contro il Messico ha sbloccato il risultato con un tracciante mancino da fuori area preceduto da una visione accessibile a pochi, poi ha fornito l'assist per il secondo gol messo a segno da Enzo Fernandez. Un semplice passaggio di pochi metri, che ha fatto entrare la Pulce nella storia: è diventato infatti sia il giocatore più giovane (18 anni e 357 giorni contro la Serbia nel 2006) che il più anziano (35 anni e 155 giorni contro il Messico sabato scorso) a realizzare gol e assist in una singola partita di Coppa del Mondo.
Messi aveva a sua volta beneficiato del servizio di Angel Di Maria in occasione della sua rete: un passaggio anche in quel caso abbastanza semplice, ma dietro il quale si nasconde il grande affiatamento – anche a livello personale – tra i due veterani dell'Albiceleste, entrambi rosarini. Si tratta, numeri alla mano, di due calciatori che hanno fatto la storia della nazionale del proprio Paese: 93 gol e 53 assist in 167 presenze per Messi, 27 reti e 26 assist in 126 gare per il Fideo, di un anno più giovane.
Un Di Maria presentatosi in ottime condizioni fisiche al torneo qatariota, a dispetto degli acciacchi che ne hanno caratterizzato l'inizio dell'avventura alla Juventus. Non ditegli tuttavia che è anche lui parte del quadro d'autore dipinto da Messi in occasione del suo gol al Messico: macché assist a Leo, quello ha fatto tutto da solo. "Gli ho tirato addosso una cacata – risponde ridendo nel dopo partita – ma lui risolve sempre tutto, l'importante è che la palla gli sia arrivata. Ne avevamo discusso qualche minuto prima. Mi aveva detto che arretravano molto in profondità e che gli spazi si aprivano fuori area. Allora ho provato a dargliela, ho aspettato il momento, Leo ha controllato e ha segnato un gol pazzesco". Detto così sembra facile…