Di Maria sembra nato per giocare partite ad alta tensione: la masterclass del Fideo in PSG-Bayern
Angel Di Maria sa cosa vuol dire giocare certe partite e la prestazione di alto livello contro il Bayern Monaco lo ha dimostrato ancora una volta: il Fideo sembra nato per scendere in campo in certe situazioni. Non è parso al massimo della forma nelle ultime partite, soprattutto dopo l'episodio che ha riguardato la sua famiglia a metà marzo durante PSG-Nantes, ma il 33enne argentino è esperto, sa gestirsi e sa farsi trovare pronto nelle occasioni giuste. E quella di ieri sera era un appuntamento da non sbagliare per i parigini.
Nonostante la sconfitta per 1-0 al Parco dei Principi, il Paris Saint-Germain si è piazzato tra le top 4 della Champions League grazie alla vittoria nella gara d’andata per 3-2 all’Allianz Arena e ora attende di conoscere chi sarà la prossima avversaria tra Manchester City e Borussia Dortmund. Se nelle ultime ore abbiamo sentito tanto parlare di Mbappé e Neymar come protagonisti assoluti di questo doppio confronto, è giusto sottolineare anche la prova di un calciatore che posizionato sulla zona di destra nel 4-2-3-1 di Mauricio Pochettino ha messo in mostra tutto il suo bagaglio tecnico e di esperienza, giocando una gara molto disciplinato in difesa, a sostegno di Colin Dagba alle sue spalle; e sciorinando giocate di altissima qualità dal centrocampo in su nonostante avesse di fronte un avversario ostico come Alphonso Davies.
Angelito da Rosario non lo conosciamo oggi ma ha confermato ancora una volta il suo status di giocatore nato per giocare partite ad alta tensione: grande sicurezza nella gestione della palla e dei momenti, visione del gioco a 360° e un modo di toccare il pallone che farebbe spellare le mani a chiunque ami il calcio. Se dovessimo individuare tre momenti della partita del Fideo potremmo parlare del dribbling in area a Davies e conseguente passaggio a Neymar a porta vuota (azione da PlayStation!), il colpo di tacco per il brasiliano sulla corsia di destra dopo conduzione solitaria in mezza a due avversari e il modo in cui ha gestito la palla sulla forte pressione del Bayern Monaco nei pressi della propria area in alcune situazioni a inizio gara. Di lotta e di governo.
A fine gara il numero 11 del PSG è parso davvero soddisfatto della sua prova e di quella della squadra: "Abbiamo fatto un ottimo lavoro. Abbiamo battuto la migliore squadra della scorsa stagione e andiamo in semifinale. Abbiamo lavorato molto duramente per raggiungere questi obiettivi, penso che sia meritato per tutto. Questo è un momento importante per la società. Personalmente sono molto contento, per me sono successe cose lontano dal calcio, ma stasera c'è tanta gioia”.
Il Paris Saint-Germain non è riuscito a trovare il gol nonostante le tantissime occasioni ma il suo potenziale offensivo è enorme. Il tridente formato da Mbappé, Neymar e Di Maria può creare problemi a chiunque e ora i parigini sognano la seconda finale di Champions League consecutiva. Le basi ci sono tutte e, se lo stato di forma dei tre davanti resterà questo, nulla è precluso.