Di Maria e Paredes celebrati allo Stadium dopo i Mondiali: Rabiot mette la Juve al primo posto
Quella tra Juventus e Udinese è stata una sfida particolare, vissuta nel segno del ricordo di Luca Vialli e di Ernesto Castano. Prima dell'avvio dell'anticipo di Serie A, ci sono stati anche momenti celebrativi: il presidente dimissionario Andrea Agnelli ha premiato Massimiliano Allegri, eletto "allenatore del mese di novembre", e poi è stato il turno degli applausi per Di Maria e Paredes.
I due argentini si sono laureati campioni del mondo e sono tornati per la prima volta all'Allianz Stadium dopo le fatiche di Qatar 2022. Un momento molto emozionante per entrambi in occasione del riscaldamento, quando è stato loro dedicato un meritato tributo per il titolo iridato. Tutto l'Allianz Stadium si è alzato in piedi, con i tifosi di casa che hanno applaudito a lungo la coppia sudamericana. Anche i compagni si sono fermati, per unirsi ai festeggiamenti. Grande curiosità per la reazione di Adrien Rabiot, il centrocampista sconfitto con la sua Francia nella finalissima dei Mondiali dall'Argentina.
Quale reazione per il transalpino? Negli occhi di tutti c'è per esempio quanto accaduto al PSG dopo il ritorno di Messi: accoglienza trionfante, per tutti tranne che per il fratello di Mbappé che ha manifestato una certa freddezza. D'altronde gli argentini e in particolare il portiere Martinez (che ha pagato anche le conseguenze dei suoi eccessi, tutt'altro che sportivi) durante la festa mondiale hanno sfottuto a più riprese gli sconfitti, e in primis proprio l'attaccante autore di una tripletta. Una situazione che ha scatenato quasi un incidente diplomatico tra le due federazioni.
Adrien Rabiot si è comportato nella maniera che dovrebbe essere quella più normale nello sport, ma che di questi tempi è tutt'altro che scontata. Il centrocampista della nazionale francese, all'inizio della celebrazione in casa Juventus per Di Maria e Paredes si è mantenuto un po' in disparte, poi si è fatto avanti unendosi agli applausi in maniera convinta fino alla fine del tutto. Grande correttezza dunque da parte dell'ex PSG, che ha riconosciuto i meriti dei due avversari, ritornati compagni di squadra. Applausi dunque anche per lui, per aver incarnato i sani valori dello sport. D'altronde ci sono obiettivi da conquistare insieme, all'insegna del bianconero.