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Di Lorenzo scrive ai tifosi del Napoli e racconta la sua verità: “Ho pensato di andare via”

Con una lettera aperta indirizzata ai tifosi del Napoli Giovanni Di Lorenzo conferma che resterà nel club partenopeo e racconta la sua verità riguardo alle voci di mercato che lo hanno visto protagonista.
A cura di Michele Mazzeo
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Una nota diramata sui canali ufficiali del Napoli aveva di fatto scritto la parola fine alla telenovela di mercato che riguardava il capitano Giovanni Di Lorenzo, molto vicino a lasciare il club partenopeo in questa sessione. A chiudere definitivamente la vicenda e sancire la riappacificazione con quei tifosi che si sono sentiti traditi nel momento in cui lo vedevano voglioso di andare via (e addirittura in procinto di passare ai rivali di sempre della Juventus) ci ha pensato lo stesso terzino 30enne con una lunga lettera aperta diramata attraverso i canali ufficiali della società partenopea.

La lettera di Giovanni Di Lorenzo ai tifosi del Napoli

Una lettera rivolta proprio ai supporter del Napoli con cui racconta la sua verità: confessando di aver pensato di andare via e spiegandone i motivi, ammettendo le difficoltà con cui ha dovuto fare i conti negli ultimi 12 mesi, ma soprattutto confermando che resterà a Napoli giurando amore incondizionato a quella maglia che indossa dal 2019 e con la quale ha vinto il suo primo, e per ora unico, Scudetto in carriera.

Cari tifosi del Napoli,

nelle ultime settimane il nostro amore è stato un po' "scumbinato", come quello che cantava Pino Daniele in una sua bellissima canzone. Succede anche nelle storie più belle e intense di vivere momenti di crisi.

Tutti quelli che come noi portano l'azzurro nel cuore sono reduci da 12 mesi difficilissimi. Per me sono stati i più duri della mia carriera. Passare dalla gioia incancellabile dello scudetto alla tristezza di una stagione in cui non ci riusciva niente è stato un trauma difficile da metabolizzare. Avvertivo la vostra delusione sulla mia pelle e non riuscivo con i miei compagni a cambiare l'inerzia della nostra annata.

Lo ammetto, mi ha accarezzato l'idea di andar via.

Sentivo la vostra insoddisfazione nei miei confronti e, come ha detto il Presidente, avevo avuto la percezione di essere stato abbandonato dalla società. Dopo il crollo che abbiamo vissuto sul campo, però, era tutto comprensibile: la vostra rabbia, la frustrazione del club, la mia confusione.

Con Mario Giuffredi, il mio procuratore, ho un rapporto che va oltre la sfera professionale. Ha percepito il mio disagio e ha fatto il suo lavoro: cercare di agire a mia tutela e nel mio interesse. Ma non c’è persona più felice di lui che io sia rimasto a Napoli.

Quella stagione maledetta, però, è finalmente passata.

Ho ascoltato le parole del presidente De Laurentiis e quelle di mister Antonio Conte, ho parlato con entrambi in questi giorni, e il messaggio che posso trasmettervi, senza fare proclami inutili e promesse da marinaio, è molto semplice: non vedo l'ora di ricominciare. Perché mi sento uno di voi.

Ci potranno essere altri momenti difficili, ma mai rinnegherò quello che Città, tifosi e Società, nella persona del presidente De Laurentiis, hanno fatto per me e la mia famiglia. Essere il capitano del terzo scudetto, il primo senza Diego, non è solo un onore: è una responsabilità. Non potevo andar via così, dopo una stagione insopportabile per il valore della maglia che indossiamo.

Sono dispiaciuto per tutto quello che ci è accaduto, ma, lo ribadisco, è ormai alle spalle. Davanti a me, adesso, vedo solo l'orgoglio di tornare a vestire quei colori che amo, quella fascia, la voglia di mostrare all'Italia la vera forza del nostro Napoli e di rivivere le emozioni da brividi del 2023.

La nostra città merita di gioire ancora. Amma fatica' e vi assicuro che lo faremo con la faccia arrabbiata, come ha detto il mister. È ora di rialzare la testa e dobbiamo farlo tutti insieme. Ci vediamo a Castel Di Sangro e poi soprattutto al Maradona.

Vi aspetto al nostro fianco. Come sempre.

Giovanni

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