Di Lorenzo prende Osimhen sotto braccio, parla da capitano: mette le cose a posto in due parole
Più che i muscoli, sono i nervi saldi e le parole sensate del capitano a risaltare nel dopo gara di Bologna-Napoli. Giovanni Di Lorenzo non si nasconde in diretta tv, a cominciare dall'amarezza per uno 0-0 che precipita i campioni d'Italia a -7 dall'Inter capolista.
È stato lui ad avvicinarsi a Victor Osimhen che, furioso, ha avuto una reazione plateale nei confronti di Rudi Garcia: lo ha preso sotto braccio, gli ha sussurrato qualcosa nell'orecchio nel momento in cui aveva perso letteralmente le staffe. E non è difficile immaginare quale sia stato il suggerimento, anzi è lui stesso a spiegarlo nell'intervista a Dazn. Il destinatario della sua riflessione non era solo lui ma tutta la squadra.
I concetti espressi dal tecnico sono già molto chiari: non dice tutto quel che è stato oggetto del faccia a faccia con l'attaccante ma quando snocciola i suoi pensieri mette la sua figura al centro dello spogliatoio. Lo aveva fatto con Kvara (pure lui riottoso per un cambio non gradito), che a Bologna ha abbracciato, lo ha fatto anche con il nigeriano che ne ha contestato sotto gli occhi del pubblico le scelte.
Il messaggio è molto chiaro, Di Lorenzo parla senza peli sulla lingua. È lui la guida del gruppo e in situazioni del genere, in un momento di transizione così delicato, usa gli accenti giusti. "È un momento dove le cose non ci vanno bene e alcune reazioni risaltano un po', ne parleremo per evitare questi atteggiamenti. In questi momenti non servono questi atteggiamenti. Parleremo tra di noi per cercare di migliorare questa situazione".
Concetto numero due che è direttamente legato al primo e traccia la direzione: "Abbiamo iniziato un nuovo corso con un nuovo allenatore ma il gruppo è unito e lavoreremo per uscire da questa situazione". E quando gli chiedono di Kvara e dell'umore che ha piazza paletti: "Quando la squadra non vince non siamo contenti, bisogna lavorare. Gli manca il gol ma è concentrato come tutti".
Altra considerazione che rimette le cose a posto e arriva a corredo di un pareggio tanto indigesto quanto sfortunato, per il palo e il rigore sbagliati da Osimhen. "L'umore non è dei migliori perché ci tenevamo a tornare alla vittoria – ha aggiunto a Dazn -. Dobbiamo pensare subito alla prossima partita che è tra pochi giorni, non c'è tempo. E Dobbiamo migliorare sulla gestione della partita, perché a volte ci manca la continuità e questa cosa va messa a posto quanto prima".