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Di Lorenzo capitano disperato, si precipita da Politano espulso ma non per protestare: è una furia

Di Lorenzo dopo il folle calcetto di Politano a Zalewski costatogli l’espulsione ha reagito da vero capitano rimproverando il suo compagno per la sciocchezza commessa.
A cura di Marco Beltrami
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L'espulsione di Matteo Politano è stato uno degli episodi determinanti di Roma-Napoli. L'attaccante della formazione di Walter Mazzarri è stato allontanato dal campo nel secondo tempo con un rosso diretto per una folle reazione su Zalewski. Un calcio non violento ma plateale che gli è costato carissimo. Se alcuni compagni e la panchina hanno subito protestato con l'arbitro per il provvedimento considerato eccessivo, capitan Di Lorenzo si è invece precipitato da Politano, molto arrabbiato.

Non ha pensato nemmeno un secondo a far valere il suo status di capitano per lamentarsi con il direttore di gara per l'espulsione dell'ex Sassuolo. Di Lorenzo si è diretto da lui senza guardare il direttore di gara, per rimproverarlo per quella che è stata una vera e propria sciocchezza. Politano infatti non doveva lasciarsi prendere dal nervosismo per la trattenuta ripetuta dell'avversario, sanzionata tra l'altro con una punizione a suo favore. E invece il giocatore di Mazzarri è stato ingenuo, lasciando così i suoi in 10 in un momento cruciale della partita. Un'inferiorità numerica pagata poi a caro prezzo.

Di Lorenzo è andato a muso duro con Politano e chiedendogli probabilmente in maniera colorita il perché di quel gesto sconsiderato con tanto anche di contatto fisico. Parole perentorie, e probabilmente a giudicare dal labiale, anche qualche imprecazione per sottolineare l'errore grossolano compiuto. Politano ha prova a difendersi, spiegando le sue ragioni e facendo riferimento alla decisione esagerata a suo dire dell'arbitro, ma ormai il danno è stato fatto, e la furia di Di Lorenzo infatti non si è placata. È stato poi quasi il capitano del Napoli a impedire al suo compagno di peggiorare le cose andando anche a protestare.

Una scena che la dice lunga sulla leadership del terzino che sa bene quanto possano essere pesanti questi errori in una stagione già molto complicata. Non bisogna dunque complicarsi ulteriormente i piani da soli con queste sciocchezze, soprattutto quando si è giocatori esperti e non giovani alle prime armi.

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