Di Canio senza pietà su Lukaku: “Il Chelsea ha pagato 100 milioni per un panterone moscione”
Il pareggio per 0-0 tra Milan e Juventus, più ancora la prestazione davvero deludente (solo in parte spiegata dalle condizioni del terreno di gioco) in un match scialbo, è un assist per l'Inter capolista (che deve anche recuperare la partita con il Bologna) e per il Napoli (adesso secondo a +7 sul quinto posto). La squadra di Simone Inzaghi ha numeri e risorse da spendere nella lotta scudetto. Ne ha abbastanza da raccogliere il massimo anche quando le cose non vanno per il verso giusto, con un guizzo di una vecchia volpe dell'area di rigore come Dzeko.
"Il mister capisce di calcio e sa quanto possa essere un attaccante con le mie caratteristiche", dice il bosniaco a margine della sfida vinta all'ultimo respiro con i lagunari. Lui, Alexis Sanchez, Lautaro Martinez, Correa (anche se ora infortunato) sono assi nella manica che possono far saltare il banco in qualsiasi momento. Poi ci sono le qualità di Dumfries, Perisic, Barella, Calhanoglu, Brozovic e una difesa imperniata su Skriniar e Bastoni. Durante il Club di Sky l'ex calciatore, Paolo Di Canio, calca la mano proprio su questo aspetto: "Non c’è paragone a livello di singoli tra l’Inter e le altre italiane. Ha tutti nazionali ma nazionali tra i più forti delle loro squadre. Le altre? Due o tre. Ha uno strapotere l’Inter".
Inter uber alles per Di Canio. Poi c'è un altro interista, un ex, che finisce nel mirino dell'opinionista. Chi è? Facile, facile indovinarlo… Lukaku. "Panterone moscione", così lo definì nella scorsa stagione. E a giudicare da quel che dice non sembra aver cambiato idea. Anzi, il giudizio è più severo quando commenta alcuni momenti della sfida tra Chelsea e Tottenham. "Nonostante sia stato importante nella conquista dello scudetto dell'Inter, si sono viste tante situazioni dove è andato molle sulla palla. Quando dico che è un panterone moscione è per questo".
Le storie tese all'interno dello spogliatoio con Tuchel lo hanno quasi messo alla porta. Ma dinanzi a un investimento di quella portata non è così semplice auspicarne una partenza. "Sembrava dovesse partire già a gennaio – ha aggiunto Di Canio a Sky -, ma lo hanno pagato oltre 100 milioni e devono cercare di recuperarlo. Trovo difficoltà a pensare che adesso qualcuno possa pensare di pagare quella cifra per lui".