Di Canio non risparmia a Leao un paragone impietoso: “La priorità è quella di registrare il disco”
Rafa Leao finisce ancora una volta sotto accusa. Il Milan ha chiuso il campionato al secondo posto ma le critiche sul portoghese non sono mai mancate in questa stagione in cui ha faticato a mantenere la costanza realizzativa. La finale di Champions League ha regalato a Paolo Di Canio uno spunto di riflessione per parlare del rossonero negli studi di Sky, protagonista di un paragone impietoso con Vinicius Junior.
Il brasiliano è stato il grande trascinatore del Real Madrid in questa annata storica che ha regalato ai Blancos la quindicesima Champions della loro storia. Tutto è nato da un parallelismo partito da Fabio Capello che ha ripercorso gli inizi di Vinicius, dove era anarchico e caotico, spostando poi l'attenzione su Leao.
Il paragone tra Leao e Vinicius
È stato l'ex allenatore del Milan il primo a introdurre il discorso: "Leao, adesso lo dico, avrebbe bisogno di qualcosa di diverso, perché ha un potenziale enorme e fisicamente ha forse anche qualcosa in più di Vinicius". Ma poi, come spesso accade Di Canio è intervenuto a gamba tesa per sottolineare le enormi differenze che ci sono tra i due giocatori.
L'ex Lazio punta soprattutto sull'aspetto mentale che li differenzia. E qui si apre la critica a Leao, accusato di avere come priorità quella di registrare il suo disco: "Hai capito la forma mentis, la fame e la rabbia di Vinicius? Sicuramente ha i suoi hobby, si divertirà con gli amici e giocherà a play station come i ragazzi della sua età, ma non ha la priorità di sbrigarsi in allenamento perché deve registrare le canzoni rap di 8 ore, ponendo questo come priorità piuttosto che giocare. Non è che ce l'ho con qualcuno, ma è uno spreco di energie a prescindere".
Leao tra calcio e musica
Ma a cosa si riferisce Di Canio nello specifico? Oltre alla carriera da giocatore Leao porta avanti la sua grande passione per la musica che lo ha portato a pubblicare già due album, "Beginning" e "My Life in Each Verse". Nell'ultimo periodo il giocatore trascorreva diverse ore in sala registrazione per perfezionare le sue canzoni.
Il portoghese non ha mai nascosto la sua grande ambizione anche al di fuori del mondo dello sport, esternate in un'intervista a Noisey Italia: "C’è sempre stata la musica a casa mia, poi ho cominciato prima a scrivere canzoni e poi a musicarla durante la quarantena. Non avevo nulla da fare, mi allenavo a casa, dove ho creato un mini studio. Ho iniziato a provare, ad imparare e coloro che mi erano vicino mi hanno detto che forse era un qualcosa da portare avanti".