Di Canio mette in imbarazzo Bergomi, sa qualcosa sul futuro di Chiesa: “Non fare il furbino”
Quale sarà il futuro di Federico Chiesa? Al momento la situazione di mercato dell'attaccante della Juventus è un'incognita. L'argomento è stato oggetto di un botta e risposta negli studi di Sky tra Paolo Di Canio e Beppe Bergomi con quest'ultimo che è sembrato un po' in imbarazzo dopo la rivelazione dell'ex attaccante.
Di Canio sul futuro di Chiesa, fuori rosa alla Juventus
Di Canio infatti è partito dall'attuale decisione della Juventus su Chiesa. Il giocatore, stando alle ultime indiscrezioni, è praticamente fuori rosa con la possibilità di allenarsi solo con gli altri esuberi. Una situazione figlia del mancato accordo sul rinnovo, con il calciatore che sembra far leva sul suo contratto in scadenza nel 2025. La società bianconera infatti teme che Chiesa abbia già un accordo con una società per il trasferimento poi a zero. Una situazione che non farebbe incassare un euro alla Juventus.
Bergomi imbarazzato di fronte alla domanda di Di Canio
Nella trasmissione Sky Calcio Club ecco che Di Canio, ha incalzato Bergomi che in precedenza aveva dichiarato: "Chiesa? "È clamoroso, fino a quando ce l'hai gioca, ma proprio non lo vogliono. Non si allena più con la squadra, era successa la stessa cosa con Bonucci". L'ex attaccante di Lazio, Juventus e Napoli allora con un sorriso malizioso: "Non è fuori rosa ufficialmente, no? Si allena, ma non con i compagni. Staranno trattando, staranno trattando. Tu lo sai, Zio, che staranno trattando, non fare il furbino".
Bergomi preso in contropiede ha sorriso, e poi ha provato a riprendere il filo del discorso: “Certo, è rottura…”. Che nelle parole di Di Canio ci sia un riferimento alle indiscrezioni sui presunti contatti tra Chiesa e l’Inter per un trasferimento a parametro zero nel prossimo futuro. Difficile dirlo, anche se quel “furbino” all’ex baluardo nerazzurro la dice lunga. D'altronde proprio lo "Zio" si era indignato poco prima sulla questione dei giocatori che trattano con altri club, e chiedono poi di non essere convocati, come Koopmeiners e Lookman.