“Devi continuare a giocare non pensare a fermarti”, Inzaghi critica l’Inter sul 2° gol della Lazio
Una gara gettata al vento: Lazio-Inter terminata 3-1 per i padroni di casa è stata una gara in cui si è rivista la ‘pazza' Inter, soprattutto in un finale convulso fatto di risse e un crollo mentale impressionante. In vantaggio con Perisic, in controllo per circa un'ora all'Olimpico si è fatta prima rimontare su rigore di Immobile e poi umiliare nel risultato da Felipe Anderson e Milinkovic Savic. Fino alla rissa finale in cui i nerazzurri hanno scaricato la tensione agonistica nel peggiore dei modi.
Un ko doloroso, fastidioso, "che non ci voleva" aggiunge nel post gara Simone Inzaghi più che nero in volto malgrado l'emozione e la felicità di aver ritrovato all'Olimpico applausi e una buona accoglienza ("Mi ha fatto gran piacere, poi mi sono estraniato e ho pensato al mio lavoro"). Una rabbia che nasce per diversi motivi che il tecnico prova a racchiudere in pochi minuti:
Non possiamo perdere la testa, loro non hanno buttato fuori il pallone? Ci sta, l'arbitro può anche non fischiare. Ma noi dobbiamo pensare a giocare non a fermarci. Mancavano ancora 10 minuti di partita. Cosa ci è mancato? L'istinto di chiudere il match, non puoi far rientrare la Lazio, non siamo stati grado di fare il secondo gol subito. E poi non puoi prendere un rigore così su calcio d'angolo…
Quindi, una giornata assolutamente no, che Inzaghi richiama in tre episodi chiave. L'ultimo, sul gol del 2-1 di Felipe Anderson arrivato con i nerazzurri che chiedevano l'interruzione del gioco per Dimarco a terra dopo un colpo ricevuto. Senza giustificare i suoi giocatori, Inzaghi è duro: "Non deve accader perdere la testa così". Il secondo episodio è il killer instinct che non c'è stato: "Abbiamo avuto il controllo per un'ora ma non siamo stati capaci di chiudere la gara". Infine, il fallo di mano di Bastoni in area che ha aperto le porte alla rimonta laziale.
Tutto da buttare? Per Inzaghi no: "La prestazione mi è piaciuta, una delle migliori tra le ultime gare disputate. Al di là dei singoli eventi devi portare a casa almeno un pareggio in partite come questa, on puoi prendere il 2-1 e uscire di testa. Un ko che fa male perché rallenta il nostro cammino".