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Deve operarsi, ma scappa dall’ospedale per giocare la semifinale: “Torna o ti cercherà la polizia”

Il messaggio diffuso dalla compagna del calciatore racconta cosa è successo: “Tu sei completamente pazzo”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Spesso si dice che un calciatore ha spirito gladiatorio ed è disposto a tutto per la propria squadra. Mai frase è stata più pertinente per descrivere Ezequiel Parnisari, detto ‘El Vikingo' in omaggio al suo look di guerriero con barba lunga e folta. Il 32enne difensore è un pilastro dell'Instituto, club con sede nella città di Cordoba che milita nella Primera B Nacional, la seconda divisione del calcio argentino: quest'anno ha messo assieme 34 presenze tutte da titolare, saltandone solo due (di cui una per squalifica) e realizzando anche due gol.

Insomma la classica roccia su cui una squadra costruisce la propria solidità, madre di ogni successo. E la stagione dell'Instituto finora è stata decisamente positiva: secondo nella stagione regolare, si è qualificato per le semifinali dei playoff che dovranno stabilire quale squadra sarà promossa nella massima serie assieme al Belgrano de Cordoba, già salito di diritto in virtù della prima posizione con cui ha chiuso il campionato. Adesso il club biancorosso dovrà affrontare i Defensores de Belgrano in doppia sfida di andata e ritorno, per poi – in caso di successo – sfidare la vincente dell'altra semifinale tra Gimnasia Mendoza ed Estudiantes Caseros.

Tutta la grinta di Ezequiel Parnisari in maglia Instituto
Tutta la grinta di Ezequiel Parnisari in maglia Instituto

Un appuntamento che Parnisari non avrebbe voluto mancare per nessun motivo al mondo e che invece sarà costretto a guardare come spettatore, nonostante abbia fatto di tutto – pure troppo – per esserci ad ogni costo. Qualche giorno fa l'Instituto aveva reso noto che il giocatore era stato ricoverato in ospedale per appendicite e che di lì a poco sarebbe stato operato, restando poi indisponibile per un periodo compreso tra 10 e 20 giorni, ovvero fuori dai giochi per il doppio confronto di semifinale con i Defensores de Belgrano, in programma il 30 ottobre e il 6 novembre.

Quello che il club non ha detto lo ha tuttavia raccontato Pamela Andrada, compagna del difensore. Ovvero che Parnisari era scappato dall'ospedale per non essere operato e poter scendere in campo con i compagni nei due attesissimi match: "In tutti questi anni hai fatto molte cose pazze – ha scritto la donna in un post su Instagram – Nella maggior parte non sono mai stato d'accordo, ma ti ho sempre sostenuto e accompagnato, odio quando non dai priorità alla tua salute ma amo anche la tua passione per quello che fai, so che vivi per il calcio. Giovedì della scorsa settimana abbiamo vissuto la serata più pazza".

La compagna del calciatore ha poi raccontato quelle ore concitate in cui Parnisari era sparito: "Scappare da un ospedale perché ti dicono che ti devono operare di appendicite è un film. Sì, è scappato. Molti penseranno che sia scappato perché aveva paura dell'operazione, invece no… ‘Devo giocare la semifinale, non posso essere operato'. Non sbaglio quando dico che sei pazzo. Migliaia di chiamate e lui come se niente fosse. ‘Se non torni in ospedale, ti cerchiamo con la polizia', non gli è rimasto che ricoverarsi. In ospedale ti conoscevano più per essere quello che sei scappato che non per essere il giocatore dell'Instituto. Ti amo, Loco! Ora non resta che riprenderti e tornare al meglio come sempre". Sperando che per quando il difensore sarà arruolabile ci sia da giocare una finale che vale la promozione.

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