Deulofeu lascia il campo in lacrime per infortunio, ha sentito un dolore fortissimo
Una fitta improvvisa. Un dolore molto forte. Gerard Deulofeu si accascia a terra e scoppia in lacrime. Un pianto lungo, a dirotto che continuerà anche quando rientrerà negli spogliatoi. Sta male e ha paura, teme per il ginocchio sinistro e per le conseguenze dell'acciacco. La sensazione che prova è delle peggiori ecco perché appare così disperato. Due anni la rottura, quand'era al Watford, la rottura parziale del legamento crociato lo tenne lontano dai campi per 237 giorni.
L0 spagnolo s'è fatto male da solo, non ha subito alcun contrasto particolare né contatto duro. Nulla che abbia potuto sbilanciarne il movimento e la postura. La sua gara al "Maradona" è finita intorno al 25°, dopo aver regalato anche un brivido agli azzurri per aver sfiorato la rete in avvio di match: una deviazione velenosa a pochi metri dalla porta di Meret, che ne ha stoppato la conclusione.
Una fiammata poi il buio improvviso. L'attaccante dei friulani ne è stato inghiottito quando ha sentito l'articolazione mancina cedere. È rimasto a terra per qualche minuto, con la testa china. Non ce la faceva nemmeno ad alzarsi: ha avuto bisogno dell'intervento e del sostegno dello staff medico per rimettersi in piedi ed avviarsi a bordo campo. Dalla panchina Sottil ha capito subito che la sostituzione era inevitabile (al suo posto entra Success). Deulodeu null'altro ha potuto fare che abbandonare il terreno di gioco. Poco dopo, ironia della sorte, arriverà anche il raddoppio del Napoli.
"Ha avuto una leggera distorsione del ginocchio – le parole di Sottil durante le interviste -. L0'ho visto camminare bene ma deve fare degli esami. Credo sia un problema ai legamenti collaterali ma non mi è sembrato un movimento molto brusco né di troppo grave”.
Vedi Napoli e poi… Deulofeu ha una storia molto particolare legata al mercato e, nello specifico, alle trattative coi partenopei. Nella scorsa estate è sembrato molto vicino a vestire la maglia dei partenopei. I presupposti perché l'operazione si chiudesse sembravano esserci tutti: c'era un'intesa tra le società, c'era anche il gradimento del calciatore poi se n'è fatto più nulla, il club ha preso altre strade virando con decisione su Raspadori e un talento come Kvaratskhelia.
In stagione l'ex ‘canterano' del Barça ha disputato 16 incontri, segnato 2 reti in Serie A (più una in Coppa Italia) e servito sei assist. Adesso l'infortunio che gli lascia rabbia e dolore addosso, in attesa di capire l'entità del malessere e quali sono i tempi di recupero.