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Deschamps sceglie Zidane: “Sarà lui il prossimo ct della Francia”

Il 51enne commissario tecnico francese, reduce dal rinnovo con la federazione fino a dopo i Mondiali del 2022, ha parlato dell’allenatore che potrebbe in futuro prendere il suo posto alla guida della nazionale transalpina: “Potrebbe essere Zidane. Ad un certo punto questa panchina toccherà a lui”.
A cura di Alberto Pucci
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Centrata la qualificazione per la fase finale di Euro 2020, e in attesa di difendere il titolo mondiale due anni più tardi in Qatar, la Francia di Didier Deschamps aspetta i prossimi test amichevoli (uno, forse, anche con l'Italia di Mancini) in vista dell'impegno europeo. Nell'attesa il commissario tecnico dei ‘Blues' ha rilasciato un'interessante intervista in patria, parlando anche dell'allenatore che potrebbe in futuro prendere il suo posto.

Il rinnovo fino al 2022

"Il prossimo commissario tecnico della Nazionale francese? Potrebbe essere Zidane. Ad un certo punto questa panchina toccherà a lui", ha spiegato Deschamps ai colleghi del prestigioso ‘Le Monde'. Reduce dalla firma sul rinnovo fino al 2022, il ct francese ha così spiegato il motivo di questo prolungamento: "Con il presidente della Federcalcio francese, come già successo nel 2013, nel 2015 e nel 2017, abbiamo iniziato a parlare solo dopo aver centrato la qualificazione all'Europeo. Lui preferisce affrontare una grande competizione con un allenatore che sa già di poter rimanere in panchina e per me non c'è niente di meglio della squadra francese".

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La passione di Deschamps

Nel corso dell'intervista rilanciata in Francia, Didier Deschamps ha poi spiegato di essere concentrato solo sulla prossima spedizione europea e di non pensare ancora al Mondiale in Qatar: "L'unica scadenza che conta è l'Europeo della prossima estate – ha aggiunto il 51enne commissario tecnico – La finale persa nel 2016? Non cerco vendette e il fatto di essere campioni del mondo non vuol dire che non abbia più voglia di vincere. Anzi. Non considero la mia missione di allenatore un lavoro. Sarebbe indecente. Ho il privilegio di fare della mia passione la mia professione e mi rendo conto che non è così per tutti. È una grandissima libertà non dover fare qualcosa per obbligo".

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