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Mondiali in Qatar 2022

Deschamps fa il misterioso sul suo futuro con la Francia: “Deciderò dopo la finale con l’Argentina”

Il c.t. della Francia alla vigilia della finale con l’Argentina snobba Benzema, difende Mbappé, teme i tanti tifosi di Messi e soprattutto non scioglie le riserve sul suo futuro.
A cura di Alessio Morra
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Didier Deschamps ha una chance unica. Può diventare il primo allenatore dai tempi di Vittorio Pozzo a vincere due Mondiali consecutivi, e se la Francia batterà l'Argentina sarà il terzo nella storia del calcio a vincere tre volte la Coppa del Mondo, perché nel 1998 lui c'era da calciatore – raggiungerebbe Zagallo e Pelé. Ma alla vigilia della finale di Qatar 2022 a tutto pensa tranne che ai primati l'ex juventino che teme soprattutto le trappole della Seleccion: "Abbiamo studiato a fondo i nostri avversari, ma bisogna sempre essere preparati all'imponderabile. Il Marocco ci ha affrontati con la difesa a cinque, era una novità, ma abbiamo saputo adattarci subito".

Mbappé è la stella assoluta della Francia, può fare il bis dopo Russia 2018 e può vincere pure il titolo di capocannoniere, ma nelle ultime due partite è rimasto a secco. Ma soprattutto finora non ha parlato mai. L'attaccante del PSG sta effettuando un personale silenzio stampa, Deschamps spiega perché: "Kylian non ha parlato durante questa Coppa perché ha bisogno di tranquillità. Lui si focalizza su terreno di gioco e io ho poca voglia di perturbare il suo stato d'animo". 

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Deschamps ancora non ha deciso se continuerà con la Francia dopo i Mondiali. Per ora il futuro non è nei suoi pensieri. Il presidente federale alla vigilia di Qatar 2022 disse che se la squadra si qualificava per le semifinali la decisione spettava al c.t., che ora ha la possibilità di decidere: "Fare il c.t. della Francia è la cosa migliore che mi sia capitata e ho avuto il privilegio di vestire quella maglia anche da giocatore. La passione c'è ancora, sono molto felice di essere in questo ruolo, ma quello che conta è la Francia e sono fiero di esserne al servizio da nove anni e per una partita ancora. Ma non sono io la figura più importante. Non so cosa mi passa per la testa e cosa mi passerà dopo la finale".

Ha sorvolato invece parlando di Benzema, diventato un problema per il c.t. che aveva fatto capire che non lo avrebbe riaccolto a braccia aperte: "Mi occupo dei 24 giocatori che sono qui, non di mandare inviti agli ex o agli infortunati. Non so chi ci sarà domani allo stadio, a me interessano i 24 che sono con me".

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E con una certa mestizia ha parlato dei tifosi argentini che saranno in netta maggioranza: "Loro sono un popolo passionale e so che noi francesi saremo in minoranza. E quelli che tiferanno per l'Argentina non saranno tutti argentini. Ma i tifosi vanno in tribuna, non in campo. In campo ci siamo noi".

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