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Deschamps fuori di sé con la panchina dell’Argentina: urla in italiano, devono trattenerlo

Dopo il gol del 2-2 della Francia contro l’Argentina nella finale dei Mondiali, Didier Deschamps si è scagliato contro qualcuno della panchina avversaria in italiano.
A cura di Marco Beltrami
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Una finale dei Mondiali che sembrava ormai indirizzata e che invece ha preso un'altra piega nel giro di due minuti. La Francia è riuscita a riacciuffare l'Argentina, fino ad allora dominante, tra 80° e 81°, grazie ad una doppietta di Mbappé. Dopo la rete del pareggio, si è alzato dalla panchina transalpina un urlo liberatorio e anche qualcosa di più. Scatenato il commissario tecnico Didier Deschamps, che si è scagliato contro qualcuno degli avversari, urlando a più riprese una frase in italiano, con un invito a zittirsi.

Mentre i giocatori Bleus celebravano l'incredibile pareggio, abbracciando collettivamente lo straripante Mbappé, e il presidente Macron esplodeva di gioia in tribuna, tra le panchine di Francia e Argentina succedeva qualcosa. Probabilmente i transalpini si sono vendicati per qualcosa accaduto in precedenza, e così ecco la rivincita dopo che il match si è rimesso sui binari giusti, in parità.

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Telecamere puntate sul commissario tecnico Didier Deschamps, che dopo tanti minuti di sofferenza si è sfogato. L'ex centrocampista aveva vissuto fino ad allora momenti difficili: prima le polemiche per il doppio cambio a fine primo tempo, con un Giroud molto arrabbiato e deluso, e poi la consapevolezza dell'incapacità dei suoi di trovare contromisure alla prestazione degli argentini.

Quando Mbappé ha segnato il 2-2, Deschamps si è scatenato ed ecco il battibecco con qualcuno della panchina avversaria. Inequivocabile il labile dell'ex Juventus, in italiano: il selezionatore infatti ha urlato a più riprese con tanto di indice davanti alla bocca "stai muto", invitando così un argentino a zittirsi. Se già in precedenza Deschamps si era beccato con alcuni componenti avversari, con gesti anche plateali e polemiche, questa volta la sua reazione è stata perentoria.

Si è tolto dunque un bel sassolino Didier che dopo aver accumulato tanto, si è lasciato andare al punto di essere trattenuto dai suoi collaboratori. E il suo passato italiano da calciatore e da allenatore gli è tornato molto utile. Con chi ce l'aveva? Chissà che non sia proprio lui, a chiarirlo, anche se quello che succede in campo rimane in campo, o almeno così dovrebbe essere. Sicuramente non è ora il momento di affrontare questi argomenti, perché prima bisognerà riprendersi da una cocente sconfitta ai rigori.

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