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Depay incredulo e disgustato dalla domanda sul Barcellona: “Come osi chiedermelo?”

Memphis Depay, uno degli innesti estivi del Barcellona è anche uno dei pochi a salvarsi in questo deludente inizio di stagione della squadra catalana, travolta da risultati negativi, crisi economica e polemiche. L’olandese nella sua ultima intervista ha provato a gettare acqua sul fuoco, ed è rimasto spiazzato di fronte ad una particolare domanda.
A cura di Marco Beltrami
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Non tira una bella aria in casa Barcellona. I risultati molto deludenti, le polemiche interne allo spogliatoio, la posizione di mister Koeman sempre più in bilico, e la grave crisi economica del club hanno prodotto un vero e proprio terremoto in terra catalana. Un terremoto che a quanto pare non ha fatto tremare uno degli ultimi arrivati, ovvero Memphis Depay. L'olandese, tra le poche note liete del nuovo Barcellona, è convintissimo della sua scelta e la rifarebbe senza problemi. Proprio questa sua certezza, è stata ribadita nel corso della sua ultima intervista in cui l'ex Lione si è quasi disgustato di fronte ad una domanda ricevuta.

Memphis Depay spiazzato dalla domanda sul Barcellona

Ai microfoni di ESPN, Depay è rimasto spiazzato di fronte ad una domanda provocatoria. Se tornasse indietro l'attaccante olandese, accetterebbe nuovamente il trasferimento al Barcellona o alla luce delle tante difficoltà di squadra e club, preferirebbe altri lidi? Il classe 1994 dopo aver chiuso gli occhi e sbuffato ha risposto in maniera netta: "Come osi chiedermelo? È il Barcellona. Non credo che tu capisca quanto sia grande questo club e cosa significhi per un giocatore trasferirsi in una squadra come questa. Non me ne pentirei mai. Nonostante i risultati, sono davvero felice al club".

Koeman in bilico al Barcellona, Depay dalla sua parte

3 gol e un assist in 9 uscite per Depay che si è integrato bene nella sua nuova squadra, anche grazie al feeling con il tanto discusso mister Koeman che l'ha fortemente voluto. A quanto pare all'interno dello spogliatoio blaugrana ci sarebbero delle fazioni, e delle divisioni. Quello che è certo è che l'ex Lione sta dalla parte dell'ex ct della nazionale olandese, che ha difeso pubblicamente rimandando il tempo dei bilanci a più avanti: "È stato un momento difficile. Non voglio parlarne, ma le persone si comportano come se la stagione fosse già finita. Ci sono tante partite da giocare e tutto è aperto. Come giocatore bisogna sentirsi responsabili e assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Se sei un giocatore del Barça è normale".

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