video suggerito
video suggerito

Denis Suarez: “Perché fanno i tamponi a noi e non alla gente che ne ha bisogno davvero?”

In Spagna si riflette sulla possibilità che la Liga possa riprendere dopo lo stop per l’emergenza coronavirus. Il centrocampista del Celta Vigo, Denis Suarez, ha espresso forti perplessità anche su un altro aspetto della vicenda: “Perché un calciatore può effettuare questo tipo di esame mentre un operatore sanitario non può farlo?”
A cura di Maurizio De Santis
1.925 CONDIVISIONI
Immagine

Privilegiati. È questa l'idea comune che c'è del mondo del calcio e dei calciatori, molti dei quali definiti straviziati e strapagati. È pur vero che, in Italia come all'estero, non tutti percepiscono ingaggi da nababbi come Cristiano Ronaldo o qualche altro giocatore ben pagato (Paulo Dybala e Gonzalo Higuain pure hanno "stipendi" molto alti) ma in un momento molto difficile per il Paese a causa del durissimo impatto economico dell'emergenza coronavirus non c'è altra percezione sulla questione che non sia di "pancia".

Ad alimentare polemiche, obiezioni e livore è anche un altro fattore: la disponibilità dei tamponi e dei test medici di cui stanno già beneficiando buona parte dei tesserati delle squadre di club che attendono la decisione del Governo sulla ripresa (o meno) del campionato. Perché loro avrebbero "più diritti" al riguardo rispetto alla popolazione? La questione etica è una delle contestazioni, delle resistenze maggiori che fanno da zavorra alla scelta del premier, Giuseppe Conte, e scandiscono lo scetticismo di alcuni ministri.

Nella vicina Spagna il clima è più meno lo stesso. Anche lì l'incidenza dei contagi e la diffusione del morbo ha avuto effetti devastanti. Anche lì si ragiona sulla possibile ripartenza del campionato tra dubbi, timori e opinioni contrastanti. Una di queste l'ha espressa il centrocampista del Celta Vigo, Denis Suarez, che non ha usato giri di parole per discutere  – anche in maniera critica – della posizione di favore di cui godono i giocatori rispetto alla "gente comune", soprattutto coloro che sono ricoverati in ospedale oppure isolati in lunghe quarantene.

Il protocollo sui tamponi da parte di club e Federazione mi fa pensare… – ha ammesso a BeInsport – perché questi test sono a disposizione per noi e non per la gente che è negli ospedali e ne ha davvero bisogno? Perché un calciatore può effettuare questo tipo di esame mentre un operatore sanitario non può farlo?

1.925 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views