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Delio Rossi e Adem Ljajic, la scazzottata più surreale della storia della Serie A

La rissa in panchina tra Delio Rossi e Adem Ljajic è una delle scene più brutte della storia della Serie A. La ricostruzione dell’episodio andato in scena nel 2012 in un Fiorentina-Novara passato poi alla storia. Dai motivi della scazzottata, ai retroscena sulla stessa raccontati dai protagonisti.
A cura di Marco Beltrami
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Adem Ljajic e Delio Rossi sono stati i protagonisti di una delle scene più brutte della storia della Serie a e del calcio italiano. Impossibile dimenticare la rissa andata in scena nel finale della stagione 2011/2012 tra l'allora allenatore della Fiorentina e il suo attaccante in panchina nel corso di una partita contro il Novara. Parole grosse, pugni e parapiglia, con il tecnico che perse letteralmente la testa dopo che il calciatore reagì in maniera polemica alla sostituzione effettuata dopo poco più di mezz'ora di gioco.

La rissa Delio Rossi-Ljajic in Fiorentina-Novara del 2012

Il 2 maggio 2012 la Fiorentina ospitava il Novara in una sfida a tutti gli effetti valida per la salvezza. Imperativo vincere per i Viola scivolati pericolosamente nelle zone calde della classifica contro i piemontesi, penultimi e con un piede già in B. Una stagione travagliata in cui sulla panchina dei toscani c'era Delio Rossi che aveva raccolto l'eredità dell'esonerato Mihajlovic senza però riuscire a dare la proverbiale scossa all'ambiente. Tensione alle stelle e situazione che diventò preoccupante quando dopo mezz'ora di partita davanti al proprio pubblico la Fiorentina si ritrovò sotto di due gol. Delio Rossi, già alle prese con numerose assenze in primis quella della stella Jovetic, decise di cambiare le carte in tavola e a sorpresa al 33′ richiamò in panchina Adem Ljajic che fino ad allora si era dimostrato uno dei più attivi, per gettare nella mischia Oliveira.

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Ljajic arrabbiato per la sostituzione, Delio Rossi lo prende a pugni

Quello che successe poco dopo il cambio è letteralmente storia. Al momento di accomodarsi in panchina l'attaccante serbo, disse qualcosa al suo allenatore mostrando anche il pollice e facendogli ironicamente i complimenti per la decisione. Accortosi dell'atteggiamento del suo giocatore Delio Rossi si girò verso la panchina avvicinandosi minacciosamente a Ljajic che era pronto a sedersi. Il mister dopo avere preso per le braccia Ljajic caricò il pugno scagliandosi con violenza contro di lui. I colpi furono ripetuti anche se tra i due si misero subito di mezzo i componenti dello staff, sotto gli occhi increduli degli altri calciatori in panchina, come Felipe e Neto. Rossi con una gamba sul terreno di gioco e l'altra nella panchina, dopo essere caduto venne trascinato via con la forza

La verità di Delio Rossi, perché l'allenatore si scagliò contro Ljajic

La rissa Ljajic-Delio Rossi ebbe subito una risonanza mediatica eccezionale, e la Fiorentina decise di esonerare il tecnico nonostante la rimonta della Fiorentina che riuscì a strappare il pareggio. Il tecnico poi in una conferenza stampa pur scusandosi facendo riferimento a presunti insulti alla sua famiglia ricevuti dal giocatore: "Su due-tre punti fermi non transigo: il primo è il rispetto della mia persona, il secondo è il rispetto del mio lavoro, terzo è il rispetto della squadra che alleno e soprattutto il rispetto della mia famiglia: se toccano questi sentimenti, allora non va bene". Facendo riferimento a parole capaci di ferire più della "spada".

Il racconto di Ljajic e la reazione dell'allenatore della Fiorentina

A Ljajic invece fu concesso di dare la sua versione dei fatti in un'intervista video pubblicata sul sito della Fiorentina. Il serbo dichiarò "Ho detto ‘sei un grande mister, bravo così',  poi lui mi ha risposto ‘stronzo, ti voglio ammazzare'  non lo so… e poi dopo anche io ho detto qualcosa in serbo". Il giocatore che ha vestito poi le casacche di Roma, Inter e Torino e gioca attualmente nel Besiktas, raccontò anche quello che accadde nello spogliatoio: "Il mister appena è entrato ha buttato la lavagnetta e si è scagliato subito contro di me. Io mi sono alzato, ci siamo detti altre parole, poi è tutto finito".

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I retroscena sulla scazzottata

Tanti i retroscena presunti o reali raccontati su quell'episodio. Dai presunti insulti ai familiari di Ljajic a Rossi ("sei più handicappato di tuo figlio", "te l’ha suggerito tua moglie il cambio?"), alla smentita del calciatore che in un'intervista al Corriere della Sera dichiarò: "Leggete pure il mio labiale, sono pronto a lasciare il calcio se si vede che dico cose simili". La vicenda intanto è finita in tribunale con Delio Rossi che ha chiesto alla Fiorentina un risarcimento per licenziamento senza giusta causa, senza però successo visto che il giudice sentenziò che il tecnico aveva violato alcuni punti del regolamento Fifa con il suo comportamento.

Ljaijc, esultanza polemica dopo il gol da avversario a Delio Rossi

I due si sono ritrovati nella stagione successiva da avversari, con Delio Rossi allenatore della Sampdoria e Adem Ljajic a guidare l'attacco della Fiorentina. Alla fine ad avere la meglio è stata la Viola con l'attaccante che ha trovato anche la via del gol celebrato con un'esultanza speciale, ovvero il dito alla bocca a zittire qualcuno. Dopo la mancata stretta di mano con l'ex mister, nel post-partita Ljajic dichiarò: "Per me tutti i goal sono importanti allo stesso modo. Di sicuro non ho pensato a chi fosse l'allenatore avversario".

Delio Rossi a distanza di anni sulla rissa con l'attaccante

A distanza di anni, anche Delio Rossi è tornato sulla vicenda. In un'intervista ai microfoni di Tuttosport, l'allenatore che al momento è senza squadra ha parlato di "storia chiusa" pur sottolineando l'atteggiamento spesso irritante del suo ex giocatore: "Quella è una storia chiusa da tanti anni e non influenza in nessun modo il mio giudizio sul giocatore. Precisato questo, dico che mi pare molto maturato. Ai miei tempi era molto giovane. Era arrivato a Firenze a 19 anni con l’etichetta del fenomeno, e questo non lo ha aiutato, visto il carattere. Ma lo trovo ancora incostante: fa vedere solo a sprazzi la sua grande qualità. E’ l’ulteriore step che deve salire. Irritante? Fa parte del suo carattere. Non lo fa apposta. Ma lo conosco, è il primo che ci sta male. Giocatori con il loro talento e il loro carattere, se sono in giornata ti fanno vincere, se no diventano irritanti, è vero".

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