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Dele Alli è in un buco nero e si aggrappa a l’unica cosa che non lo tradirà, la palla: “Ti amo”

A 26 anni Dele Alli è scivolato al punto più basso della sua carriera ma non intende mollare. Peraltro l’ex nazionale inglese si può consolare guardando lo stipendio che continua a percepire: è mostruoso.
A cura di Paolo Fiorenza
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Può un giocatore che era stato uno dei più promettenti della sua generazione essere considerato finito a soli 26 anni? È l'angosciante domanda che Dele Alli sta facendo a se stesso ormai da un po' di tempo, da quando quel talentuoso centrocampista offensivo che aveva esordito a 19 anni in Premier League diventando subito titolare al Tottenham e che poi si era affermato anche con la maglia della nazionale inglese, appare ormai un lontano ricordo. Pilastro con Pochettino, avendo toccato l'apice nel 2019 con la finale di Champions League, il ragazzo nato a Milton Keynes ha visto precipitare la sua carriera dopo l'arrivo di Mourinho sulla panchina degli Spurs in seguito all'esonero del tecnico argentino.

Dele Alli all'Everton, il crollo è contonuato
Dele Alli all'Everton, il crollo è contonuato

Diventato panchinaro con lo Special One, non gli è andato meglio poi sotto le gestioni di Nuno Espirito Santo e Antonio Conte, fino alla cessione all'inizio di quest'anno all'Everton a costo zero, con soli bonus qualora fosse riuscito a riprendersi cambiando maglia. Ma è seguito un semestre ugualmente deludente, al termine del quale i Toffees in estate hanno dato Alli in prestito per una stagione al Besiktas in Turchia, sperando in segni di vita del giocatore. Segnali che finora non ci sono stati, anzi il calciatore ha continuato la sua personale discesa agli inferi di una carriera che appare bruciata, fino a toccare il fondo due giorni fa, quando il Besiktas era impegnato in casa in un match di coppa nazionale contro il Sanliurfaspor, formazione di terza divisione.

Una partita cominciata malissimo dalla squadra di Istanbul, che si è trovata sotto nel punteggio per 2-0 già dopo un quarto d'ora. Al 29′ del primo tempo il tecnico Senol Gunes ha deciso che ne aveva abbastanza di Dele Alli e lo ha esposto alla gogna del pubblico sostituendolo con Gedson Fernandes (che poi metterà a referto l'assist per uno dei gol della rimonta del Besiktas, che finirà per imporsi 4-2). La salve di fischi piovuti dagli spalti della Vodafone Arena è stata di intensità tale che avrebbe abbattuto un toro, figurarsi un giocatore in crisi di fiducia come l'inglese, che si è incamminato a capo chino verso la panchina percorrendo la sua personale via crucis.

Tuttavia il 26enne ha trovato dopo qualche ora la forza di reagire e rialzare la testa, pubblicando un post su Instagram in cui si è aggrappato a qualcosa che non lo ha mai tradito, ovvero il pallone. E dunque, a corredo di una foto in cui abbraccia proprio la palla, ha scritto: "Mi hai salvato la vita. Ecco perché ti amerò per sempre". Amore comprensibile, visto che al netto delle sofferenze sportive e di una carriera che prometteva tutt'altro, il calcio ha reso Alli un milionario. Secondo il Times, il contratto firmato con l'Everton quando lasciò il Tottenham – e che è tuttora valido – prevede uno stipendio pari a 5,2 milioni di sterline (quasi 6 milioni in euro) a stagione fino al giugno 2024. Pur con tutta la delusione per quello che poteva essere e non è stato, diciamo che il buon Dele ha qualcos'altro cui aggrapparsi oltre alla palla…

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