Decibel Bellini scoppia in lacrime in diretta prima di Napoli-Salernitana: è stravolto
Decibel Bellini annuncia le formazioni dal prato del "Maradona" che è già una bolgia per il risultato arrivato da San Siro. Nell'anticipo delle 12:30 l'Inter ha sconfitto la Lazio in rimonta per 3-1, il Napoli ha la strada spianata verso lo scudetto. All'interno e all'esterno dello stadio c'è fibrillazione, fervore, euforia, entusiasmo, gioia contenuta. Vengono le lacrime agli occhi, il traguardo è lì a un passo. La squadra di Spalletti ha le mani sullo scudetto, il 3° della storia degli azzurri, il primo dopo l'era dell'ex Pibe de Oro. Trentatre anni dopo l'ultima volta i partenopei hanno cucito sulla maglia il titolo di campione d'Italia.
Diletta Leotta, Cristian Maggio e Andrea Stramaccioni (che sarà al fianco di Pierluigi Pardo per la telecronaca) sono in diretta per DAZN e scandiscono quegli attimi che separano dal fischio d'inizio. La conduttrice chiama accanto a sé lo speaker del Napoli, gli chiede come sta, che sensazioni sta provando e in quel momento Bellini, stravolto dall'emozione, scoppia in lacrime. È sopraffatto da un pianto di gioia, in quell'istante gli vengono in mente tutti i momenti delle differenti stagioni che gli sono passati davanti agli occhi. Ha l'animo in subbuglio e il cuore che batte in petto così forte che quasi sembra esplodere. Questa volta è tutto vero.
I nomi che legge oggi entrano nella storia, li scolpisce con la sua voce che echeggia da anni all'interno dell'impianto partenopeo. Tiene duro, ha un groppo in gola ma resiste. Fino a quando l'adrenalina glielo permette, riesce a conservare freddezza. Poi non ce la fa più e si lascia andare. Diletta Leotta prova a consolarlo: "Non fare così, dai… vieni qua". Lui mette una mano davanti al viso, lo nasconde ma non per vergogna. È il bello dei sentimenti genuini e della diretta. "Scusate", dice con la voce ancora rotta dal pianto.
"Ecco cosa vuol dire essere napoletano", sussurra Maggio che tende la mano a Decibel Bellini. Gliela stringe e lo tira a sé. Lo abbraccia e si commuove. Come fai a restare impassibile? Impossibile. E Maggio, che certe emozioni le ha vissute sulla sua pelle, lo sa. La partita della vita, di uno scudetto che è così quasi fatta, è tutta quegli attimi della diretta. È tutta in quelle lacrime dolcissime.