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De Zerbi spiega perché ha scelto di diventare l’allenatore del Marsiglia: “Mi ricorda il Foggia”

Il Marsiglia ha presentato De Zerbi come nuovo allenatore: “È un posto che mi ha sempre affascinato. Questo ambiente mi spinge a dare il meglio di me stesso”
A cura di Ada Cotugno
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Roberto De Zerbi riprende la sua carriera dalla panchina del Marsiglia, una scelta quasi a sorpresa come era stata quella di lasciare il Brighton alla fine della stagione dopo un anno e mezzo. Tutti sono rimasti increduli quando ha annunciato la sua nuova destinazione, soprattutto perché sembrava promesso sposo di grandi club europei come Barcellona, Bayern Monaco e Milan: in un mese è passato dalla Premier League al campionato francese, in una squadra da risollevare, ma ha voluto spiegare lui stesso i motivi che lo hanno condotto verso la Ligue 1 creando uno strano parallelo con il Foggia.

Perché De Zerbi ha scelto il Marsiglia

Non ci si aspettava una mossa del genere da parte sua, soprattutto perché i tempi sembravano maturi per il trasferimento in una grande squadra. Ma De Zerbi ha firmato per il Marsiglia, una squadra che nella scorsa stagione ha vissuto momenti di estrema difficoltà finendo all'ottavo posto, fuori da tutte le coppe europee.

Difficile immaginare che sarebbe finito lì, ma nella conferenza stampa di presentazione l'allenatore ha spiegato per filo e per segno tutte le sue motivazioni: "Ho scelto l'OM perché questo club mi ricorda molto la passione e la pressione che ho vissuto al Foggia. Il Vélodrome accoglie quasi 70.000 persone, il clima è bello e caldo. Questo ambiente mi spinge a dare il meglio di me stesso". 

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Sembra un paragone assurdo, eppure l'ex allenatore del Sassuolo ha ottimi motivi per citarlo: a Foggia ha giocato due anni e poi è tornato in panchina dal 2014 al 2016, vincendo una Coppa Italia di Lega Pro in una delle piazze più calde del calcio italiano che gli è rimasta nel cuore anche ad anni di distanza. Anche in Francia dovrà lavorare sotto una grande pressione, dato che il tifo non fa sconti a nessuno, specialmente dopo l'ultimo campionato.

I miti francesi che lo hanno guidato

Ma oltre a paragoni fra due squadre apparentemente molto lontane, il Marsiglia richiama alla mente di De Zerbi anche vecchi miti. Presentandosi ha citato due campioni transitati da quelle parti che sono stati idoli della sua infanzia, quando sognava di diventare un calciatore: "È un posto che mi ha sempre affascinato, da bambino ammiravo campioni come Rudi Völler e Chris Waddle. Il pubblico è molto caloroso e appassionato, un po' come me".

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