video suggerito
video suggerito

De Zerbi racconta il primo incontro con Guardiola: “Mi ha tenuto nel suo ufficio per 50 minuti”

Tra Guardiola e De Zerbi c’è sempre stata grande stima: l’amicizia tra i due è cominciata dodici anni fa a Monaco: “Mi ha accolto con generosità anche se non mi conosceva nessuno”
A cura di Ada Cotugno
113 CONDIVISIONI
Immagine

"Gli voglio bene, è la persona che mi ha aiutato di più quando sono arrivato là". L'affetto che lega Roberto De Zerbi a Pep Guardiola è immenso: intervenuto come ospite alla Bobo TV, l'attuale allenatore del Brighton ha parlato della sua esperienza in Inghilterra e del rapporto speciale con lo spagnolo che da subito lo ha aiutato ad ambientarsi in un mondo tutto nuovo.

Al termine del suo primo anno in Premier League De Zerbi ha archiviato risultati straordinari, stupendo l'Inghilterra con il suo gioco e le sue idee che hanno portato i Seagulls in Europa per la prima volta nella loro storia. Dalla sua parte ha un amico molto speciale, un colosso del calcio che non ha esitato a tendergli la mano in un momento di grandi cambiamenti: "Quando ho firmato tramite PEC, mi ha telefonato per dirmi in bocca al lupo, benvenuto, se avevo bisogno di qualcosa. Figurati, lui che chiama me per accogliermi".

Immagine

Il loro primo incontro è avvenuto diversi anni fa, in circostanze particolari: "L'ho conosciuto 12 anni fa, quando sono andato con un mio amico a vedere i suoi allenamento a Monaco. Negli stessi giorni c'era Rino Gattuso. Gattuso è Gattuso, aveva fatto una carriera da calciatore, a me chi mi conosceva? Nessuno. Io conoscevo il fisioterapista del Bayern che è un italiano. Guardiola ci ha tenuto 50 minuti nel suo ufficio, sembrava che parlasse con Gattuso e Pirlo, ma io non ero Pirlo. Mi ha accolto con una generosità".

De Zerbi è rimasto fulminato dopo quella lunga chiacchierata e si è lasciato ispirare da Guardiola. Lo spagnolo per lui è tra i migliori allenatori della storia: "Quando vengono a trovarmi persone da fuori io ospito tutti, come ha fatto Guardiola. Allo stesso modo mi ha accolto Bielsa qualche anno dopo. Per me Guardiola è il numero uno della storia assieme a Sacchi, che anche ha cambiato tanto, e a pochi altri, perché io non considero quelli che cambiano il calcio o i migliori della storia quelli che vincono di più, io ho un altro metro di giudizio".

La grande stima di de Zerbi è profondamente ricambiata. Più di una volta Guardiola non si è risparmiato belle parole nei suoi confronti, sottolineando come il suo collega abbia contribuito a cambiare il calcio con il suo gioco: "Non so se Guardiola ha esagerato con me, però ricevere i suoi complimenti mi ha anche messo a disagio".

113 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views