De Zerbi fa soffrire l’Inter, con lo Shakhtar è 0-0: il girone Champions parte in salita
Un grandissimo Pyatov e la traversa salvano lo Shakhtar e sconsolano l'Inter che ritorna dall'Ucraina con uno 0-0 amaro. I nerazzurri hanno anche subito il gioco dei padroni di casa che sono stati fermati in un paio di occasioni da un super Skriniar. Le occasioni più limpide sono state le nerazzurre con la traversa di Barella nel primo tempo e poi con il doppio intervento nel finale del portiere degli ucraini
L'Inter gioca la sua seconda partita di Champions League in casa dello Shakhtar e Inzaghi cambia in mediana dove lascia in panchina Calhanoglu e inserisce Vecino. I nerazzurri giocano bene, contro gli ucraini di De Zerbi che amano le ripartenze che, quando arrivano, fanno male a Skriniar e compagni. Ma Handanovic non deve mai compiere parate decisive nel primo tempo anche se i palloni sibilano vicino ai pali grazie alle incursioni di Solomon e di Tete.
Tra i nerazzurri ottima prova di Skriniar che in un paio di occasioni salva la situazione, ma è in avanti che non arriva il gol anche se nei primi 45 minuti un paio di occasioni create potrebbero spaccare gli equilibri in campo. Ma prima Lautaro, poi Dzeko e infine Dumfries non riescono a trovare lo spazio giusto per infilare la porta ucraina. E quando è Barella a decidere di fare tutto da solo è la traversa a negare al centrocampista il classico eurogol.
Lo Shakhtar non rimane a guardare, anche se De Zerbi perde per un brutto infortunio Traore e inserisce Tete dovendo giocoforza cambiare assetto, i padroni di casa quando salgono palla al piede mettono in evidenza doti di palleggio importanti che li portano in massa a ridosso dell'area nerazzurra.
Il secondo tempo inizia con un brivido lungo la schiena degli interisti con lo Shakhtar che prende in mano la partita e mette alle corde la difesa nerazzurra: al 50′ è Skriniar, tra i migliori in campo, a salvare tutto con un intervento prodigioso sulla linea dove di tacco toglie la palla del possibile svantaggio. Subito dopo Inzaghi provvede e prova a mettere i cambi giusti in campo per dare maggior spinta: Calhanoglu per Brozovic, Correa per Dzeko.
Nel finale, altre occasioni da entrambe le parti ma la palla non entra: ci prova Dodo, poi Lautaro (prima di lasciare spazio a Sanchez) ma la palla va sempre lontano dalla porta avversaria. Ma la stanchezza si fa sentire e l'Inter finisce con le gambe pesanti e il fiato corto nei minuti conclusivi di un match dispendiosissimo che non si smuove dallo 0-0 iniziale anche per due incredibili interventi di Pyatov che salvano il risultato.