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De Zerbi conferma: “Ferrari e Locatelli fermati secondo coscienza, non in base a cosa fanno altri”

Il tecnico del Sassuolo, Roberto De Zerbi ha confermato nella conferenza pre partita che i quattro giocatori nazionali, Ferrari, Berardi, Locatelli e Caputo, non scenderanno in campo contro la Roma, in via precauzionale dopo il focolaio Covid nell’Italia di Mancini: “Agiamo secondo coscienza, non ci importa consa facciano gli altri”
A cura di Alessio Pediglieri
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Covid e calcio. Un binomio cui ci siamo tutti abituati, con il virus che è penetrato sin da subito tra le maglie dei protocolli delle varie squadre, contagiando a ciclo continuo un po' tutti i club d'Italia, tra giocatori, tecnici, staff e dirigenti. Non passa quasi settimana in cui non vi sia una notizia relativa a nuovi positivi, con comunicati ufficiali, partite rinviate, polemiche e discussioni a seguito. Nemmeno la Nazionale di Mancini ne è rimasta immune, con il caso Bonucci che ha tenuto banco al rientro dall'ultima gara di qualificazione mondiale. Con un focolaio azzurro che ha spinto il Sassuolo ad una decisione controcorrente, evitando di schierare per la prossima gara di campionato contro la Roma, i giocatori che erano stati convocati. Al di là dell'esito dei tamponi.

Mentre si litiga ancora su chi avesse ragione tra Juventus e Napoli, mentre Lotito passa alle carte bollate per avere tre punti sul Torino, mentre si attende ancora il recupero delle partite rinviate per pandemia, il club neroverde dà una lezione non solo di sportività ma di dignità all'intero settore calcistico: "una scelta di coscienza". Come l'ha definita il tecnico De Zerbi senza troppi giri di parole nella classica conferenza stampa pre gara.

La nostra è una decisione saggia e di coscienza che tutela il gruppo squadra del Sassuolo e le rispettive famiglie. Per noi è la scelta giusta e non ho intenzione di sindacare su ciò che avrebbero dovuto fare o fanno altri, dobbiamo pensare a noi

Una scelta di coscienza che è anche una lezione a tutto il mondo del calcio, dai presidenti fino all'ultimo dei tesserati, passando ovviamente tra le tifoserie dove si discute in modo acceso sulla liceità di far valere i propri diritti sportivi appellandosi a questo o a quel tribunale alla ricerca di una sentenza che possa dar ragione alla propria ragion di stato. "Non voglio pensare a cosa facciano gli altri" ha incalzato il tecnico del Sassuolo "qui siamo davanti ad un focolaio, è corretto fermarsi e prevenire e seguiamo la nostra coscienza".

Una coscienza che ha imposto di tenere in isolamento fiduciario, al di là dell'esito del tampone e dei controlli anti Covid due giocatori che erano stati chiamati in Nazionale da Roberto Mancini: Ferrari e Locatelli. Non calciatori qualunque ma titolari nella formazione di De Zerbi. Che però resteranno a casa. Per insegnare al mondo del pallone che oltre ai buoni propositi servono i fatti.

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