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Caso Juve, le news su plusvalenze e stipendi

De Sciglio entra nel finale di Juve-Lazio, prende bordate di fischi: per molti tifosi è una “spia”

Allegri ha inserito il difensore al posto di Cuadrado quando mancavano una manciata di minuti alla fine della partita di Coppa Italia. Perché ha ricevuto quell’accoglienza? Dietro quella contestazione rumorosa c’è dell’altro che la poca ‘stima tecnica’ nei suoi confronti.
A cura di Maurizio De Santis
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Mattia De Sciglio accolto dai tifosi della Juventus con bordate di fischi al momento dell'ingresso con la Lazio.
Mattia De Sciglio accolto dai tifosi della Juventus con bordate di fischi al momento dell'ingresso con la Lazio.
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Minuto numero 88, la Juventus è in vantaggio sulla Lazio per 1-0 e manca davvero poco alla fine dell'incontro, compresa una manciata di recupero. La qualificazione alla semifinale di Coppa Italia (i bianconeri sfideranno l'Inter nel doppio confronto di aprile) è in tasca ma i tifosi fanno partire bordate di fischi. Non era forse il momento di restare "uniti" nel momento più buio e delicato della storia del club per l'impatto devastante delle inchieste, sportive e penali? Perché e con chi ce l'hanno?

Il calciatore nel mirino della contestazione non è Juan Cuadrado, sostituito nel finale, ma Mattia De Sciglio. Allegri ha sempre avuto molta fiducia in lui, prova ne è che a giugno scorso l'ex terzino del Milan ha firmato il rinnovo del contratto fino al 2025 (a gennaio, però, poteva entrare nello scambio con Karsdorp della Roma). Non ne ha goduta altrettanta da parte dei sostenitori che non l'hanno mai ritenuto all'altezza del compito e di una grande squadra. Ma fino a quando le cose andavano bene e si vinceva a mani basse molte asperità erano smussate e anche al pregiudizio era messa la sordina.

Le schermate dei messaggi inviati da Chiellini ai compagni, mostrate da De Sciglio e de Ligt agli inquirenti
Le schermate dei messaggi inviati da Chiellini ai compagni, mostrate da De Sciglio e de Ligt agli inquirenti

In stagione ha giocato davvero poco: 9 gare e 525 minuti in campionato a causa di un infortunio muscolare che lo tenuto fuori da metà ottobre a fine gennaio; nelle 3 sfide della fase a gironi di Champions è stato una comparsa e un comprimario a giudicare dal tempo d'impiego; in Coppa Italia è stato mandato in campo per 8′ e non ha avuto nemmeno il tempo di sudare la maglia ma quando ha toccato i 3 palloni che entrano nel corredo statistico dell'incontro ha ricevuto lo stesso trattamento riservatogli al momento dell'ingresso sul terreno di gioco. Ovvero, bordate di fischi.

Perché? Non è questione di limiti tecnici che gli vengono imputati (a leggere il tam tam social viene definito "scarso"), c'è dell'altro che ha una risonanza maggiore nel popolo della ‘vecchia signora'. Senza andare troppo indietro nel tempo basta rileggere le cronache delle scorse settimane per capire qual è la ragione reale di quella rumorosa contestazione.

Le offese ricevute dal difensore sui social poche settimane fa, dopo aver pubblicato un post.
Le offese ricevute dal difensore sui social poche settimane fa, dopo aver pubblicato un post.

"Spia infame", così venne etichettato da quei tifosi che in Rete lo ricoprirono di insulti per aver raccontato la verità nella deposizione resa dinanzi ai magistrati della Procura di Torino che indagano sulla Juventus nell'ambito dell'Inchiesta Prisma. Gli cambiarono perfino il cognome, chiamandolo "De Sbirro". Il motivo? Lui e Matthijs de Ligt (successivamente ceduto al Bayern Monaco) sono stati i due calciatori che hanno mostrato agli inquirenti i messaggi e le conversazioni della chat privata nella quale la squadra veniva edotta sul comportamento da tenere in relazione alla prima manovra stipendi.

"Chiellini ha inviato un messaggio iniziale rivolto a tutti nel quale era descritta la proposta della società – si legge nel verbale che ha raccolto le sue dichiarazionit e messo agli atti dagli inquirenti -. Da lì in poi ne abbiamo parlato tra noi calciatori. Verificando dal mio smartphone ho rinvenuto i messaggi inviati da Giorgio Chiellini sul gruppo whatsapp della nostra squadra in data 27 e 28 marzo 2020, che provvedo a consegnarvi in copia".

La chat segreta su WhatsApp dei calciatori della Juventus figura negli atti dell'inchiesta della Procura di Torino.
La chat segreta su WhatsApp dei calciatori della Juventus figura negli atti dell'inchiesta della Procura di Torino.

Cosa c'era scritto è noto: veniva chiesto al gruppo squadra di non fare mai riferimento, con terzi o nelle interviste, all'accordo sul taglio delle 4 mensilità. Una rinuncia che, secondo le deduzioni e i riscontri degli inquirenti, era solo una dilazione dei pagamenti di quegli stipendi, che i calciatori avrebbero incassato in seguito come bonus integrativi ed erano garantiti da scritture private non indicate a bilancio.

Le due manovre stipendi (2020 e 2021), oltre alla questione delle ricompense agli agenti e del caso plusvalenze bis (realizzate con società nelle rete Juve), fanno parte del filone di procedimenti sportivi che potrebbero portare la Procura FIGC a infliggere alla società sanzioni molto più gravi del -15 già decretato per le plusvalenze fittizie. Provvedimenti che potrebbero coinvolgere lo stesso De Sciglio e gli altri compagni di squadra, che rischiano multe molto salate e squalifiche.

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