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De Rossi ricorda Maradona: “Ha avuto un impatto gigantesco sul calcio”

Si erano conosciuti in Argentina Daniele De Rossi e Diego Armando Maradona. Dalla Svizzera, dove ha effettuato il sorteggio delle Qualificazioni ai Mondiali 2022, l’ex capitano della Roma ha usato parole meravigliose per ricordare l’argentino: “Era un uomo umile, era un calciatore straordinario e per questo in tanti si sono sentiti smarriti dopo la sua morte”.
A cura di Alessio Morra
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Daniele De Rossi a Zurigo ha effettuatoil sorteggio dei gironi delle Qualificazioni ai Mondiali del 2022. L'ex capitano della Roma, insieme a van der Vaart, ha creato un buon girone per l'Italia di Roberto Mancini. Ma prima di dedicarsi al sorteggio ha parlato di Diego Armando Maradona che De Rossi ha avuto modo di conoscere quando ha giocato con il Boca Juniors e ha avuto per l'argentino, scomparso due settimane fa, delle parole meravigliose.

L'incontro con Maradona

De Rossi e Maradona si sono incontrati un giorno dell'estate del 2019. De Rossi aveva deciso di firmare per il Boca e Diego chiese di conoscerlo. L'ex centrocampista andò a casa di Maradona rimasero un pomeriggio assieme, parlarono tanto di calcio. De Rossi, nell'intervista alla FIFA, ricorda con grande affetto Maradona:

Lui ha avuto un impatto gigantesco sul calcio argentino. Ho vissuto lì per sei mesi e ho capito perché lo amano così tanto. L'ho incontrato una volta e mi ha mostrato tutta la sua umiltà, era un grande. Penso che anche questa sia la ragione per cui tante persone in tutto il mondo hanno sentito un forte senso di perdita e hanno avuto una grande sensazione di smarrimento. Ci mancherà per sempre e non lo dimenticheremo mai.

I Mondiali 2006

Daniele De Rossi poi ha ricordato il Mondiale del 2006, il momento più alto della sua carriera. De Rossi visse delle sensazioni stranissime, espulso nella seconda partita per una gomitata, subì una lunga squalifica e tornò in finale, in cui segnò uno dei cinque calci di rigore.

Senz'altro è il ricordo più grande della mia carriera. Vincere un Mondiale puoi sognarlo da bambino e quando davvero ce la fai a vincere, è qualcosa di incredibile. Ricordo quando tornammo da Berlino, con la Coppa, a Roma, fu qualcosa di clamoroso. Al Circo Massimo fu una festa impressionante, non lo dimenticherò mai.

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