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De Rossi racconta le emozioni del primo derby da allenatore: “Ho chiesto se il tabellone fosse rotto”

De Rossi non trattiene l’emozione per il primo derby vinto da allenatore della Roma: “Questa opportunità mi è cascata dal cielo. Da allenatore è diverso, anche perché sai che la sconfitta cadrebbe più sull’allenatore”
A cura di Ada Cotugno
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Daniele De Rossi si è preso la scena nel suo primo derby di Roma vissuto da allenatore giallorosso. Un'emozione incredibile, sancita dal gol di testa di Gianluca Mancini che ha spazzato via la Lazio alla fine del primo tempo: da giocatore ha vissuto tante situazioni simili, ma adesso in panchina ha un sapore completamente diverso.

Ai microfoni di DAZN il giallorosso non ha trattenuto la sua felicità e ha ammesso che i minuti finali, quelli che lo separavano dal triplice fischio dell'arbitro, sono stati i più duri: "È bello sempre. Da allenatore è diverso, anche perché sai che la sconfitta cadrebbe più sull’allenatore. Sentivamo una pressione e un’attesa incredibile per questa partita. Facendo l’allenatore c’è ancora più tensione emotiva. Ho chiesto al quarto uomo se si era rotto il tabellone perché il tempo non passava mai".

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Poi De Rossi ha spiegato cosa è successo dopo la vittoria. La Roma era entrata negli spogliatoi ma poi è uscita nuovamente per festeggiare con la curva, con alcuni giocatori che si sono arrampicati addirittura sulla balaustra: "Io ero andato dentro, loro mi hanno preso quasi di peso ma quello è il loro momento insieme ai tifosi che ci hanno sostenuto sempre. Era un momento più loro, ma mi sono preso qualche abbraccio anch'io che non è mai poco".

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La Roma con lui in panchina viaggia a un ritmo completamente diverso. C'è tanto di De Rossi in questi giallorossi e l'allenatore si prende in parte i meriti di questa crescita: "Io odio i finti umili. Però veramente non so come spiegarlo. Questa opportunità mi è cascata dal cielo, un occasione enorme oltre l’aspetto emotivo. Alleno dei giocatori forti e ogni tanto nascondono sotto al tappeto qualche mia pecca che c’è. Io poi qualche merito ce l’ho, ho cercato di migliorare quello che c’era. Secondo me ho puntato su qualcosa che potevano fare meglio. Dobbiamo lavorare ancora tanto"

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