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De Rossi non ci sta e spiega la discussione con Cristante: “Tutto vero ma nessuna rissa, ora querelo”

Daniele De Rossi nella conferenza della vigilia di Juventu-Roma è tornato sulla sua presunta lite con Cristante nei giorni scorsi, finita in rissa. “La discussione è una notizia vera ma qualcuno si è divertito a darle un taglio diverso con io e il giocatore che ci siamo messi le mani addosso. Fatto gravissimo, ne va della mia professionalità. Adesso querelo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Daniele De Rossi in conferenza stampa è tornato a parlare anche della sua presunta lite con Bryan Cristante, il giocatore con cui – per alcuni organi di stampa – avrebbe avuto un diverbio poi finito a mani addosso. Nulla di più falso, a tal punto che il tecnico della Roma, oltre a parlare della sfida prossima alla Juventus, domenica sera a Torino, si è preso tutto il tempo necessario per chiarire la questioni e spiegare quale fosse la verità: "Se ne inventano di tutte, questa volta partono querele".

Le parole di De Rossi sul suo diverbio con Cristante: annuncia querele

Il faccia a faccia c'è stato e De Rossi è il primo a sottolinearlo: "C'è stato, è durato una decina di secondi e il problema è che la notizia era vera". Ma qualcuno ha preferito strumentalizzare il tutto, creando problematiche che non c'erano, inventando letteralmente i fatti: "Poi, si è scritto di tutto" ha continuato il tecnico in conferenza. "Una discussione normale che è stata fatta passare per una rissa con io che avevo picchiato lui e viceversa. Un fatto gravissimo perché era una notizia vera ma qualcuno gli ha voluto dare una sfumatura diversa. Quindi mi tocca querelare. È stato detto che io ho messo le mani addosso a un giocatore e non è una cosa normale. Qui se ne inventano tante, ne ho sentite anche di peggiori e non va bene"

De Rossi spiega perché querelerà dopo le false notizie di liti con i giocatori

Non solo Cristante, attorno a De Rossi nelle ultime giornate erano state diffuse notizie diverse di tensioni all'interno della Roma, sia con i giocatori sia con la dirigenza. Argomento caldo che il tecnico contribuisce a risolvere entrando in tackle e chiudendo ulteriori specualzioni. "Hanno scritto che prima dell'Empoli ho litigato con Lina [Lina Souloukou, CEO del club, ndr] ma io non l'avevo neanche vista… È stato scritto che ho litigato anche con Mancini, magari è stata data una polpetta avvelenata però potevi verificare. L'unica vera era lo scontro con Bryan durata 20 secondi. Ne ho viste oltre 100 peggio. Il giorno dopo ci siamo abbracciati ed è stata trasformata in una rissa"

Il tecnico chiarisce tutti i confronti, veri e presunti e spiega perché passerà alle vie legali: "Con Cristante ho discusso, con Mancini non ho mai litigato. Non l'avevo neanche letta la notizia e me l'ha fatta leggere Mancio. Quando parlo di querele parlo di qualcuno che dice che metto le mani a dosso ai giocatori: il vostro lavoro è dire quello che è successo, trovare qualche scoop, lo capisco ma inventarli non si fa il bene mio e della società. Non stiamo aiutando la Roma se ci inventiamo le cose gravi".

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