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De Rossi nello spogliatoio prima del derby: “Quale squadra odiavate da piccoli?”. Era una fine strategia

Daniele De Rossi ha raccontato il suo discorso prima del derby vinto dalla Roma contro la Lazio. Fece una domanda a ogni singolo calciatore: “Quale squadra odiavate da piccoli?”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Nel corso del recente evento The Coach Experience di Rimini, organizzato dall'Associazione Italiana Allenatori, Daniele De Rossi è stato invitato a parlare sul palco. L'allenatore della Roma si è raccontato parlando delle prime ore successive all'esonero di Mourinho e i primi giorni da nuovo tecnico giallorosso. Tra aneddoti e rivelazioni inedite, l'ex capitan futuro ha svelato la sua strategia per far capire alla sua Roma l'importanza di vincere un derby con la Lazio. Ha fatto una domanda precisa a ogni singolo calciatore e quella è stata poi la mossa vincente.

La strategia di De Rossi per vincere il derby contro la Lazio

"Rispetto la Lazio ma volevo spiegare alla squadra l'importanza di batterli ma vedevo che il messaggio non arrivava – spiega De Rossi -. Allora ho cambiato strategia: ho fatto prima una domanda ai giocatori portoghesi “quale squadra odiavate da ragazzini? Sporting Lisbona”. Al calciatore turco la stessa: “Fenerbahçe”. Successivamente l'ho chiesto al tedesco, al francese e agli altri e così li ho caricati: “Adesso pensate che dovete giocare contro la squadra che odiavate da ragazzini e prenderli a calci in c*lo”. Una svolta autentica per l'esito finale del derby.

De Rossi con il suo staff tecnico della Roma.
De Rossi con il suo staff tecnico della Roma.

Il metodo di lavoro e le impressioni dopo la nomina da allenatore della Roma

De Rossi ha fatto capire di non voler imitare Mourinho o altri allenatore nonostante abbia profondo rispetto di loro. I suoi metodi però sono semplicemente diversi: "Preferisco parlare senza urlare". Il derby con la Lazio è stata solo la prima delle tante soddisfazioni che è riuscito a togliersi da gennaio: “Il primo giorno avevo programmato di fare 30 allenamenti al giorno – ha aggiunto ancora -. Ricorderò sempre la mia prima partita con il Verona, avevo tanti dubbi, ne ho ancora tanti, ma  è passato tutto così velocemente”.

De Rossi contro l'Atalanta di Gasperini.
De Rossi contro l'Atalanta di Gasperini.

Luis Enrique, il suo punto di riferimento nel mondo del calcio

L'allenatore della Roma ha poi aggiunto: "Era tutto così inaspettato. È stata un’emozione fortissima, nata in 24 ore e non modo molto segreto". E poi ancora: "Volevo dimostrare che potevo restare lì per allontanare anche lo spettro del fallimento della prima esperienza – dice -. Potrebbe essere uno scherzo, ma se avessimo pareggiato e non vinto la prima partita forse sarebbe stato tutto diverso”.

Dal punto di vista personale ha fatto capire di prendere spunto dai tanti allenatori che ha seguito nella carriera da calciatore, uno su tutti: “Ho avuto un allenatore che ha cambiato un po’ il mio modo di vedere il calcio e l’ho avuto quando avevo quasi trent’anni: Luis Enrique". De Rossi l'ha elogiato: "Abbiamo visto il Barcellona in televisione e ce lo ha portato a casa. Per me è stato abbagliante”.

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