De Rossi lascia la Nazionale ed esalta Mancini: “Nel calcio troppi scienziati, lui è un maestro”
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Daniele De Rossi lascia la Nazionale. L'ex capitano della Roma ha deciso di non prolungare il contratto con la Federazione e dunque non farà più parte dello staff di Roberto Mancini. Lascia a malincuore, perché esce così da un gruppo meraviglioso e vincente, ma la voglia di allenare è tanta e De Rossi ora aspetta una chiamata. Ma prima di mettersi in proprio, l'ex centrocampista ringrazia Mancini e lo esalta: "Ci sono tanti scienziati, ma i maestri veri come Mancini il calcio lo semplificano".
In un'intervista rilasciata a Sport Week De Rossi saluta la Nazionale ammettendo che ha dovuto riflettere tanto e che a malincuore va via, ma la voglia di allenare c'è, come la stoffa, e in tanti sono certi che uno dei campioni del mondo 2006: "È stata una scelta difficile ma lascio la Nazionale. È stata una scelta difficile perché mi sono trovato splendidamente con tutti. Io ho dato loro forse l’uno per cento e loro in cambio mi hanno permesso di vivere un’esperienza indimenticabile. Sarò sempre debitore verso la Nazionale. Però ho chiaro cosa voglio fare: allenare. E per quanto possa sembrare strano, visto che ho solo 38 anni e non mi sono mai seduto in panchina, mi sento pronto".
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Aveva la possibilità di rimanere in azzurro, ma De Rossi ha spiegato perché lascia già adesso, a tre settimane dalle sfide di Qualificazioni ai Mondiali di settembre. Ora l'ex collaboratore di Mancini è in attesa di una panchina e non vuole mollare di punto in bianco l'Italia quando avrà un'offerta. Un gentiluomo l'ex giallorosso, che spiega anche la grandezza di Mancini: "Continuare con la Nazionale, aspettando la prima panchina che si libera, non avrebbe senso e non sarebbe corretto verso la Federazione e verso Mancini che con me si è comportato in modo fantastico. A volte in giro c’è un po’ di ‘fenomenite'. C’è chi parla di calcio come se fosse una cosa per scienziati. Mentre i maestri veri, come Mancio, lo semplificano".