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De Ligt va in tendenza su Twitter, Allegri racconta cosa è successo prima della partita col Verona

Momento nerissimo per la Juventus, che con la sconfitta di Verona resta inchiodata a 15 punti in classifica dopo le prime 11 giornate di campionato. I numeri della stagione bianconera sono horror e neanche la mano di Massimiliano Allegri sembra in grado di invertire la rotta. Twitter diventa un tribunale impietoso, salta fuori il nome di De Ligt.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ottavo posto in classifica con 15 punti (gli stessi del Verona ma con differenza reti peggiore), ben 13 di distacco dalla vetta dopo 11 giornate di campionato (e possono diventare 16 punti, visto che le capoliste Milan e Napoli ancora devono giocare), appena 15 gol fatti ed altrettanti subiti (non ne prendeva così tanti da 60 anni). I numeri che disegnano il momentaccio della Juventus dopo la disfatta del Bentegodi sono impietosamente lì ed anche Max Allegri ha capito che nessuna affabulazione ai microfoni, nessun toscaneggiare può evitare di aprire il corposo faldone che reca sull'intestazione "crisi Juve".

Si pensava che la mano saggia del tecnico dei 5 Scudetti consecutivi potesse rilanciare le ambizioni bianconere dopo la parentesi della gestione Pirlo che aveva portato ‘solo' una Coppa Italia ed una qualificazione alla Champions acciuffata all'ultima giornata ed invece i problemi non sanati da un mercato deficitario – con la ciliegina del caos legato all'addio last minute di Ronaldo – sono esplosi in maniera finora irrisolvibile. In questi momenti, si sa, è facile trovare capri espiatori ed avere una parola cattiva per tutti, ed allora la serata di Verona-Juventus è proseguita su Twitter trasformandosi in un processo ad Allegri ed a molto giocatori ritenuti "non da Juve", fino ad arrivare a chiedere il ritorno di Pirlo.

Tra i nomi finiti in tendenza c'è stato anche Matthijs de Ligt, nel suo caso non per criticarlo bensì per chiedere a gran voce cosa ci facesse inchiodato alla panchina per tutti i 90 minuti, mentre in campo Chiellini e Bonucci mostravano preoccupanti crepe sotto i colpi  del Cholito Simeone. Una critica feroce ad Allegri, accusato di non consegnare definitivamente la difesa della Juve al 22enne predestinato olandese, pagato 75 milioni dai bianconeri due anni fa.

Ma ci ha pensato lo stesso tecnico nel dopo partita a svelare il motivo dell'esclusione dell'ex Ajax: "De Ligt ha avuto lo stesso fastidio che aveva avvertito prima della Roma". Un problema muscolare agli adduttori, dunque, non gravissimo visto che comunque il giocatore era in panchina, ma tale da consigliare ad Allegri di non gettarlo nella mischia. Che le cose fossero nate male lo ha spiegato l'ulteriore aggiunta del tecnico bianconero: "Bonucci non doveva giocare, poi Rugani ha avuto la febbre". Quando le cose girano male, lo si vede anche da cose apparentemente piccole, ma che piccole non sono.

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