De Ligt ha un problema cronico: tre falli di mano in Roma-Juve, non è solo casualità
Un match pazzesco all'Olimpico con la Juventus che riesce a sbancare il campo della Roma con una rimonta incredibile e un finale al cardiopalma dove Pellegrini si fa parare il rigore del possibile 4-4 e i giallorossi di Mourinho cadono in un autentico psicodramma sportivo. I bianconeri esultano, per un successo fondamentale per la risalita in classifica e per il morale ma non tutti festeggiano con uguale felicità perché tra di loro c'è chi ha rischiato di rovinare tutto durante i 90 minuti e non è la prima volta.
Si tratta di Matthijs de Ligt, il centrale difensivo olandese che, in piena emergenza bianconera, è stato schierato dal primo minuto davanti a Wojciech Szczesny, formando una coppia inedita con Daniele Rugani. L'ex Ajax è stato protagonista a suo modo negativo in una serata magica per la Juventus di Allegri perché nel finale del match, proprio pochi istanti dopo il vantaggio di De Sciglio si è fatto pizzicare dal VAR nel colpire con un gomito una palla vacante in area bianconera. Nell'azione incriminata, l'arbitro Massa aveva fatto proseguire il gioco senza fischiare alcuna infrazione ma è stato il richiamo del VAR a fermare tutto e a verificare al monitor l'intervento del centrale bianconero. Che effettivamente interviene in modo scomposto nel tentativo di togliere la palla dall'altezza del dischetto: gomito pieno e fallo da sanzionare con il rigore e l'ammonizione.
Una doppia beffa per de Ligt che, già ammonito in precedenza, ha rimediato così il rosso e ha lasciato la Juve in inferiorità numerica. Ma anche in occasione del primo cartellino giallo, il filo conduttore è sempre e solo uno: le mani. Appare quasi assurdo, ma proprio per quello, a inizio ripresa, de Ligt viene sanzionato da Massa: è a terra, Felix Gyan sta scappando palla al piede e l'olandese ci mette lo zampino. Che, a conti fatti, gli costerà carissimo.
Ma questi di de Ligt non sono stati gesti isolati durante Roma-Juventus: già nel primo tempo, l'olandese aveva rischiato di commettere fallo di rigore ancora una volta per un tocco evidente di mano. Su tiro di Pellegrini a salvare il difensore è stato solamente un primo rimpallo sul proprio piede con la palla che poi è schizzata sull'avambraccio. Con Massa, molto vicino, che ha interpretato involontario il gesto e che subito ha indicato di proseguire il tutto, malgrado le proteste dei giallorossi di Mourinho che invocavano la deviazione evidente sul tiro del loro capitano.
Sfortuna? Fino ad un certo punto perchè i movimenti di de Ligt in area di rigore quando deve contrastare gli avversari e intercettare il pallone sembrano anche portare il giocatore a una postura errata, con le braccia spesso troppo allargate e lontane dal corpo. Il che facilita l'aumento di percentuale di tocchi irregolari e conseguenti rigori quando avvengono nella propria area: un problema non da poco per un giocatore di altissimo livello in una squadra che vuole competere al massimo.
E non è di certo la prima volta che de Ligt manifesta un ‘debole' per i tocchi di mano nella propria area di rigore. Un ‘vizietto' che era già comparso in altre circostanze, diventando un filo conduttore nella sua recente storia in bianconero: nella passata stagione sono stati ben tre gli episodi in campionato, tutti sanzionati con altrettanti tiri dal dischetto senza dimenticare quello clamoroso in Nazionale, negli ultimi Europei che ha condannato l'Olanda.
