De Laurentiis sul ricorso per Juve-Napoli: “Pirlo era agli inizi, volevo giocare”
Juventus-Napoli: è l'ultimo atto? Si attende per oggi la sentenza la decisione del CONI per discutere il ricorso presentato dalla società campana contro la FIGC in merito alla sconfitta a tavolino (3-0) e il punto di penalizzazione per il club azzurro relativa al match non giocato a Torino lo scorso 4 ottobre. Aurelio De Laurentiis, al termine dell'udienza davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, si è espresso così di fronte ai giornalisti presenti nella sede del Comitato olimpico nazionale italiano a Tor di Quinto: "Il 9 settembre sono risultato positivo al Covid e sono rimasto 40 giorni al letto. Insieme a me sette componenti della mia famiglia. Da questa esperienza ho ben capito la rilevanza e la gravità della pandemia: il senso di responsabilità non può far incorrere un imprenditore come me nel penale né contraddire il sociale. Se il Napoli, contravvenendo a istanze ben precise delle Asl, avesse preso l'aereo e fosse andato a Torino, cosa avrebbero fatto gli altri napoletani in quel momento? Per questo ho ritenuto di dovermi attenere nel dettaglio alle previsioni".
A chi gli chiede se avrebbe preferito affrontare la Juventus prima e non ora in un ipotetico recupero, il presidente del club campano ha risposto: "Avevo tutto l'interesse a incontrare Pirlo in quel momento perché era all'inizio della sua carriera da allenatore e dunque poteva anche non portare sul campo una Juventus pericolosa".
All'ingresso del Palazzo H del Foro Italico il presidente del club partenopeo ha dichiarato: "Se mi aspetto la decisione entro stasera? Quello direi di sì, per il resto ora meglio non dire nulla perché non avremmo argomenti". L'udienza è iniziata alle ore 14.30 e l'esito, come ha detto anche De Laurentiis, è atteso in serata. Nel caso la sentenza non dovesse essere favorevole ai partenopei, il club azzurro potrebbe ricorrere al Tar.