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De Laurentiis spiega come ha usato Andrea Agnelli: “Contro quei morti di fame della Lega Serie A”

De Laurentiis ha raccontato ai microfoni del programma tv Report un aneddoto sul modo in cui è riuscito ad evitare l’ingresso di un fondo straniero nella Lega di Serie A.
A cura di Vito Lamorte
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Il campionato di calcio sta vivendo uno dei periodi più complicata della sua storia. Da sempre considerato come uno dei tre tornei più importanti e prestigiosi del mondo, negli ultimi dieci anni la Serie A ha perso il suo posto sul podio a discapito di Premier League, Liga e Bundesliga. Gli investimenti fatti non sono all'altezza dei competitor e il prodotto è sempre meno vendibile all'estero per il suo scarso appeal. È complicata nella vendita centralizzata dei diritti audiovisivi rispetto agli altri tornei, oltre ad una evidente difficoltà nel mettere in atto una strategia di internazionalizzazione.

Lo scorso autunno la Lega di Serie A aveva pensato di strutturare in una media company e poi, eventualmente, aprire alla partnership con i fondi di private equity ma la discussione si è arenata poco prima di Natale con la bocciatura. Si parlava di due fondi interessati, Carlyle e Searchlight, ma l'opportunità è naufragata subito.

Lo scontro tra i presidenti dei club nelle assemblee della Lega è sempre stato molto forte: ce ne sono alcuni che vorrebbero l’ingresso di un fondo, per foraggiare il movimento in difficoltà e aprire un nuovo capitolo del calcio italiano; mentre altre sono assolutamente contrarie e si oppongono con tutte le forze.

Tra questi ultimi c'è il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che si è battuto contro l'ingresso dei fondi e ha trovato un alleato in questa battaglia in Andrea Agnelli, ex numero uno della Juventus.

A confessarlo è stato lo stesso presidente del club campano a Report, programma di giornalismo d'inchiesta di Rai3: "Ho usato il Signor Agnelli perché mi serviva che lui andasse in c**o ai fondi che erano un’altra str****ta. Tutti i morti di fame della Lega per un tozzo di pane stavano vendendo i prossimi 7/8 anni a un fondo. Allora io dico ‘Ma che siete matti?’. Allora io ho usato Agnelli perché chiaramente se entrava il fondo non gli permettevano di fare la Superlega e lui si è scagliato contro i fondi".

La governance della Serie A appare sempre molto fragile, nonostante ci siano degli equilibri ben delineati, e i club vorrebbero avere maggior peso nella difesa dei propri interessi. Ci saranno altri capitoli di questa storia nel prossimo futuro perché si tratta di una situazione che non è stata ancora superata definitivamente soprattutto perché l'intero movimento non riesce ad uscire da questo momento difficoltà.

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