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De Laurentiis: “Se non hai i soldi in Serie A non devi starci perché falsi il campionato”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, attacca ancora una volta le neo-promosse. Un anno fa puntò l’indice contro il Frosinone adesso torna sull’argomento delle ‘piccole’ che, disponendo di risorse limitate, renderebbero meno appetibile e svilirebbero il valore del campionato sul mercato dei diritti tv.
A cura di Maurizio De Santis
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Il concetto è molto semplice e Aurelio De Laurentiis lo spiega senza fare giri di parole: se non hai abbastanza soldi in Serie A non ci devi stare. Frasi che non fanno una piega ma aprono il campo della discussione a una visione del mondo del calcio che non può essere solo business e profitto. Il presidente del Napoli, patron della FilmAuro (azienda cinematografica il cui bilancio è in perfetta simbiosi con quello del club di calcio e ne trae profitti), rispolvera una vecchia polemica che un anno fa lo vide protagonista del botta e risposta a distanza con il massimo dirigente del Frosinone, Maurizio Stirpe.

In un'intervista al New York Times espresse forti perplessità sull'opportunità che alcune realtà del mondo del calcio, in particolari quelle di provincia, potessero arrivare in Serie A rendendola, di fatto, meno appetibile e depauperandone il valore sul mercato dei diritti tv a causa di programmi, obiettivi, risorse economiche limitate. Qualche anno prima, nel 2015, fu il numero uno della Lazio, Claudio Lotito, a scagliare l'anatema contro le neo-promosse mettendo nel mirino oltre ai ciociari anche il Carpi.

E oggi, nelle dichiarazioni all'emittente Radio Kiss Kiss da parte di De Laurentiis, il tema torna di stretta attualità. Il presidente del Napoli non fa nomi, almeno per questa volta, ma le sue parole sicuramente non sono piaciute a Benevento, Crotone e Spezia che l'anno prossimo giocheranno in Serie A. Un ritorno per sanniti e calabresi, prima volta in assoluto nella storia per il club ligure.

Dovrebbe esserci una maggiore selezione in Serie A e imporre qualcosa sul rafforzamento della rosa – ha ammesso il presidente del Napoli -. Chi viene in Serie A chiede ‘Chi mi presti? Chi non ti pago?'. Se tu in Serie A non puoi starci, non devi starci perché anche tu falsi il campionato. E questo Gravina deve metterselo in testa.

Le frasi del patron non rappresentano una novità e fanno ancora una volta discutere. Il leit-motiv è lo stesso di un anno fa quando – a proposito del Frosinone – disse: "Che ci fa in Serie A? Non attira spettatori, né interessi, né emittenti nel campionato. Non cerca di competere e torna indietro. Se finiscono ultimi dovrebbero pagare una multa e non dovrebbero ricevere denaro". La replica del club ciociaro fu immediata e piccata: "Nel calcio noi investiamo soldi e non li prendiamo, abbiamo costruito uno stadio mentre altri che hanno risorse ben più importanti delle nostre non ci sono riusciti".

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