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De Laurentiis scarica Insigne: “Se vuole andare via ce ne faremo una ragione”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato del rinnovo del contratto di Insigne, che è in scadenza a giugno: “Nella mia vita, nel cinema come nel calcio, non ho mai forzato la mano. Io e l’agente di Insigne stiamo parlando. Se vuole terminare la sua carriera a Napoli lo accoglieremo a braccia aperte, altrimenti ce ne faremo una ragione”.
A cura di Alessio Morra
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Il tema del rinnovo del contratto di Lorenzo Insigne è sempre molto caldo. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è tornato sull'argomento ed è stato piuttosto chiaro dicendo che lui non ha mai costretto nessuno a firmare un contratto e soprattutto ha detto: "Se Insigne vuole andare via, ce ne faremo una ragione".

A Napoli De Laurentiis è tornato per un evento benefico importante. Da Piazza Plebiscito, dove è partita la Race For The Cure, una manifestazione giunta alla quinta edizione e creata per sensibilizzare alla prevenzione del tumore al seno e che raccoglie fondi a favore dei progetti della Komen Iatalia, il presidente partenopeo ha risposto a una serie di domande, compresa una su Insigne, il capitano che ha il contratto in scadenza a giugno 2022: "Nella mia vita, nel cinema come nel calcio, non ho mai forzato la mano, mai; è importante lasciare ognuno libero di decidere per la propria vita e per la propria professione. Sul rinnovo del contratto di Insigne stiamo parlando io e il suo agente, ma dipenderà dalla volontà del calciatore: se Lorenzo vuole terminare la sua carriera a Napoli, lo accoglieremo a braccia aperte, altrimenti, se pensa che il suo percorso qui sia concluso, ce ne faremo tutti quanti una ragione: lui, che avrà preso la decisione, e noi, che la accetteremo".

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Tanti elogi invece da parte di De Laurentiis per il tecnico Spalletti che sta conducendo magistralmente il Napoli: "In campionato stiamo procedendo bene, e mi piace che la Serie A sia così agguerrita, anche se è presto per parlare di scudetto. Spalletti è il nostro valore aggiunto: spesso si dice che il pubblico è il dodicesimo uomo in campo, per noi Spalletti allora è il tredicesimo". Infine ha parlato anche della Coppa d'Africa, che si disputerà a gennaio e che riguarda Osimhen, Anguissa e Koulibaly: "Una situazione che la FIFA non risolve: avremo bisogno di una rosa all'altezza, ma Spalletti considera tutti, come ha dimostrato in Europa League".

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