De Laurentiis rompe il silenzio su Napoli-Verona: “Nell’intervallo scesi negli spogliatoi”
Il presidente del Napoli è tornato a parlare dopo diversi mesi e in una lunga conferenza stampa ha toccato per la prima volta l'argomento Napoli-Verona, l'ultima partita della Serie A 2020-2021 che è costata alla squadra partenopea un posto in Champions League. L'incontro con il Verona terminò 1-1 e quel pareggio fece scivolare i partenopei al quinto posto in classifica, che è valso ‘solo' un posto in Europa League. Ma prima di aprire quel capitolo il numero uno azzurro ha definito irreale l'ultimo anno e mezzo del calcio italiano, perché era complicato giocare senza tifosi. Un calcio surreale.
Rimproverarsi o rimproverare qualcosa a qualcuno è la strada meno efficace. Una volta che rompi qualcosa i cocci si rivedono sempre. Questo è stato un anno e mezzo particolare con le partite giocate quasi in un acquario senza tifosi, senza il 12° uomo in campo, con le voci degli allenatori che diventano quasi stordenti. In tutto le partite c'era una situazione quasi irreale, come in acquario le voci degli allenatori diventavano protagoniste, quando c'è il tifo allo stadio la voce dell'allenatore non arriva ai calciatori, al massimo vedevano i gesti. Non mi rimprovero niente, perché è stato un campionato falsato, ma lo è stato per tutti. Poi la dietrologia può portare cattivi pensieri, ma io non ne faccio dietrologia.
De Laurentiis ha svelato cosa è successo nel giorno di Napoli-Verona e ha rivelato di essere andato a caricare la squadra durante l'intervallo. Il numero uno azzurro ha poi ribadito di non recriminare:
L'ultima partita? Io sono andato negli spogliatoi per suonare la grancassa durante l'intervallo e mi ha fatto piacere vedere il gol segnato che mi ha fatto rilassare, ma non mi ha fatto piacere vedere il pareggio. E quindi sai tu arrivi alla fine di un campionato così negativo e complesso sul piano della tensione nervosa, perché giochi sul filo di lana per un secondo, terzo o quinto posto e il risultato degli altri conta più degli altri. E in alcune partite sei stato bastonato più di quanto non meritavi. Poi c'è l'episodio del Cagliari che ci aveva creato dei patemi d'animo, ma io non ho nulla da recriminare. Io non ho nulla da recriminare perché questo anno e mezzo è falsato. Ancora oggi non sappiamo se dal 20 agosto avremo la possibilità di ospitare i tifosi. Io vorrei che alcuni dei miei colleghi mi dicano ‘Aurelio hai ragione' e si fermano sei o sette squadre così non si parte.
Spalletti è stato sempre un mio pallino
Il presidente ha parlato anche del nuovo tecnico Spalletti, che ha elogiato perché bravo a gestire situazioni complicate in passato, ed ha ribadito che già in passato ha trattato con il tecnico toscano:
Spalletti è sempre stato un mio pallino, prima di tornare alla Roma e lavora in Russia lo incontrai perché volevo prenderlo, lui venne da me, ci parlammo ma non poteva muoversi. Virammo su Benitez o Sarri. Lui sa allenare le squadre molto bene, saper gestire delle situazioni complicate sia all'Inter che alla Roma non è stato facile e se l'è cavata bene.
Il futuro di Insigne
Ma De Laurentiis soprattutto di capitan Insigne che ha il contratto in scadenza nel 2022. Insigne e il Napoli si vedranno dopo gli Europei e si deciderà in quel momento il futuro del numero 24 partenopeo:
Noi con Insigne non ci siamo proprio visti tra la fine del campionato e il ritiro con la Nazionale e gli Europei, non volendo ‘scasinare' la situazione. Dopo gli Europei ci incontriamo e poi sarà quel che sarà.
"Come si fanno gli abbonamenti se lo stadio è chiuso"
Il numero uno del club azzurro ha dichiarato anche che per il momento non inizierà la campagna abbonamenti: "Come faccio a fare gli abbonamenti se lo stadio è chiuso o al massimo sarà aperto al 25 percento?". Poi De Laurentiis ha parlato anche dei conti delle società di calcio e delle difficoltà di tenerli in ordine, e questo vale per tutti:
Io credo che se dimostri di avere i conti in ordine e un budget che mette d'amore e d'accordo ricavi e uscite e una finanziabilità garantita da una delle tre banche maggiori puoi giocare. Ma se chiedi questa norma alla FIGC loro rispondono che così solo quattro squadre si iscriverebbero. Il Barcellona stava per portare i bilanci in tribunale. Sai quanti soldi ha speso il Chelsea per vincere la Champions? Abramovich ha speso tantissimo con Marina che cerca sempre di far quadrare i conti. Quando ho fatto il progetto e chiesto agli altri presidenti di produrci le partite da soli in tanti mi hanno detto che era un grande progetto, ma poi l'abbiamo fatto? Tra imprenditori e prenditori c'è una grande differenza, chi fa impresa e non impresa aspetta la manna dal cielo.