De Laurentiis irrompe dopo la conferenza di Garcia: “Leggo cose false, così è squallido”
Rudi Garcia ce l'aveva sulla punta della lingua. Ha atteso l'occasione e la domanda giuste per togliere un sassolino dalla scarpa e un peso dallo stomaco. S'è sentito sotto tiro in questo periodo e ha tenuto l'emetto bello stretto in testa. Ha avvertito la terra sgretolarsi sotto i piedi, col rischio di essere inghiottito nelle viscere dell'esonero. Finora il suo compito, al netto degli errori che può aver commesso (chi non ne fa?), è stato irto di difficoltà anche per certi malumori di alcuni calciatori esplosi all'improvviso e pubblicamente (i casi Kvaratskhelia, Osimhen, Politano che l'hanno sconfessato platealmente) e una fiducia che (forse) solo adesso gli dà maggiore serenità.
Nella conferenza stampa alla vigilia dell'incontro col Verona, il primo dopo una sosta burrascosa per il ko con la Fiorentina e tutto quanto ne è scaturito (compreso il brusio insistente su Conte, l'incontro con De Laurentiis e un accordo mancato), al tecnico azzurro chiedono: come arriva l'uomo Garcia alla partita dopo le voci degli ultimi giorni? La valvola salta, ne fuoriesce un sfogo molto amaro.
Questa è l'unica domanda extra sportiva alla quale risponderò – è l'incipit dell'allenatore, che poco alla volta chiarisce il suo pensiero – . Mi sento sereno e tranquillo. Se rispondo con personalità alle domande sono significa che sono nervoso. Dire che non ho apprezzato il dopo Fiorentina è dire poco. Ho avvertito una mancanza di rispetto nei miei confronti (obiezione rivolta ai giornalisti, ndr). Ringrazio i giornalisti che mi hanno sostenuto e i tifosi che mi hanno incoraggiato. E sono tanti.
Antonio Giordano del Corriere dello Sport puntualizza un concetto con uno scambio di battute pacato ma efficace: "I giornalisti raccontano il tempo e la cronaca senza alcun tipo di pregiudizio. Mi dispiace che lei ci sia rimasto male, ci sono rimasto male alla stessa maniera". La risposta del tecnico è stata dello stesso tenore.
Non ho messo tutti voi nella stessa sacca. Alcuni mi hanno messo fuori abbastanza presto. Solo questo. Ma ora so chi sono i miei amici e chi i miei nemici. Ho trovato la vicenda sproporzionata. Subito dopo la Fiorentina ho avuto il sostegno dei miei dirigenti e ieri anche quello del mio presidente. Mi prendo le mie responsabilità ma sono un po' deluso perché pensavo che avere un atteggiamento collaborativo con la stampa fosse più onesto ma ora mi chiedo se non mi sto sbagliando.
Verso la fine della conferenza stampa di Garcia è intervenuto anche il presidente, Aurelio De Laurentiis. Ha preso la parola e, a corredo delle riflessioni del tecnico sull'atteggiamento dei media nei suoi confronti, ha aggiunto considerazioni ulteriori.
Il problema non è che lui fa un analisi come a scuola ‘buoni e cattivi' perché non esistono. Non fa onore a qualcuno di voi, e questo ve lo dico da 18 anni, leggere cose di mercato inventate di sana pianta. Resto sorpreso e spero sempre che le cose cambino. Per me non è così che si fa giornalismo, fa male riscontrare cose totalmente inventate. Così diventa una professionalità vissuta in maniera squallida.
