De Laurentiis in Lega Calcio con sintomi da Covid: la Procura di Milano apre un’indagine
Aurelio De Laurentiis è guarito dal Covid-19. La notizia l'ha data il Napoli martedì scorso, con un comunicato sul sito ufficiale. Adesso, però, il numero uno del club partenopeo è venuto a sapere che la Procura di Milano ha aperto un fascicolo ‘conoscitivo' modello 45, significa senza ipotesi di reato né indagati, per la sua partecipazione all'assemblea della Lega Calcio dello scorso 9 settembre. De Laurentiis prese parte a quella riunione nonostante era in attesa dell'esito del tampone che aveva effettuato il giorno precedente. Il Codacons aveva presentato un esposto chiedendo di indagare per epidemia colposa. L'apertura del fascicolo è un atto dovuto conseguente all'esposto, probabilmente nessuna ipotesi di reato si configurerà.
Aperta indagine su Aurelio De Laurentiis
De Laurentiis lo scorso 9 settembre prese parte a una riunione della Lega Calcio a Milano, quella stessa sera, tornando a Napoli, scoprì di aver contratto il Covid-19. Il giorno precedente il presidente del club partenopeo aveva effettuato un tampone e dunque si era presentato in Lega senza conoscere il risultato. De Laurentiis parlò anche con una serie di giornalisti, senza mascherina, ma comunque non era positivo. Il Testo Unico delle leggi sanitarie (articolo 260) prevede soltanto un illecito amministrativo, punibile con una multa che va dai 400 ai 3000 euro. L'auto-isolamento in caso di febbre superiore a 37,5 o manifestazioni della malattia non certificate è considerato puramente fiduciario. Diverso è invece il caso di chi viola la prescrizione e lascia la propria abitazione dopo aver scoperto di essere positivo. E in questo caso è prevista l'ipotesi di inosservanza dei provvedimenti dell'autorità (art. 650); un reato punibile da 3 a 18 mesi e una multa che va da 500 a 5000 euro.