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De Laurentiis ha bordate per i giocatori andati via da Napoli: diventano “le pecore nere”

Aurelio De Laurentiis tuona contro i giocatori che hanno lasciato Napoli la scorsa estate. Il riferimento è soprattutto a coloro i quali sono andati via a parametro zero: “Saper fare il mercato significa non avere alcuna difficoltà a levare le pecore nere”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La sconfitta del Napoli contro il Milan al ‘Maradona' ha un po' destabilizzato l'ambiente azzurro già in festa per l'imminente vittoria dello Scudetto. Più che per la sconfitta della squadra di Spalletti contro i rossoneri, a caratterizzare quella gara è stato anche ciò che è accaduto sugli spalti. Scontro tra tifosi partenopei che hanno dato un'immagine non bella in uno stadio pieno di famiglie e bambini in un clima di grande festa ed entusiasmo. "È una storia che dura da 50 anni, finché non si prende la legge della Thatcher, mutandola in Italia, avremo sempre questi problemi".

A dirlo è il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che a margine del convegno "Verso lo stadio del futuro" organizzato dalla Serie A al Coni, ha parlato di quanto accaduto al ‘Maradona'. "Quelli non sono veri tifosi, sono delinquenti ai quali si permette di andare allo stadio, mortificando famiglie e veri tifosi con episodi che sono sotto gli occhi di tutti", ha spiegato il patron dei partenopei. Nel frattempo la Procura di Napoli sta indagando sulle violenze verificatesi sugli spalti. Al vaglio della Polizia di Stato ci sono già i video degli scontri in curva. Al centro della protesta degli ultrà ci sarebbero soprattutto il "caro-biglietti", la fidelity-card. Ma De Laurentiis ha parlato anche del rendimento di squadra: "Saper fare il mercato significa non avere alcuna difficoltà a levare le pecore nere".

Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz: tre dei giocatori che hanno lasciato Napoli la scorsa estate.
Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz: tre dei giocatori che hanno lasciato Napoli la scorsa estate.

Il presidente del Napoli ha parlato inevitabilmente del cammino degli azzurri. La squadra di Spalletti è primissima in classifica dando un distacco enorme alle altre pretendenti al titolo. Nessun segreto, solo tanto lavoro e una progettualità che ha premiato le scelte di Giuntoli e della società: "Saper fare il mercato, non avere alcuna difficoltà a levare le pecore nere – ha spiegato – Si può anche arrivare a scadenza contrattuale. Visto che non ti sei mai sentito partenopeo o colore azzurro è bene che tu vada altrove".

Un riferimento, senza mai nominarli, ai vari Insigne, Ospina e Mertens, con l'ex capitano, il portiere e il belga andati via nell'ultimo mercato a parametro zero oltre alle cessioni di Fabian Ruiz e Koulibaly che avevano creato qualche malumore di troppo in città e tra la tifoseria che addirittura chiedeva a De Laurentiis di lasciare Napoli. "Noi ora abbiamo una squadra estremamente rinnovata, i giovani si sono resi conto di essere un unico corpo, siamo finalmente in undici o ventidue". Su Kvaratskhelia e il rinnovo, De Laurentiis ribadisce con forza il suo concetto di base chiedendo a tutti gentilmente di darci un taglio: "La volete finire? Ha già firmato in estate per 5 anni". Nulla da aggiungere invece sulla lite Maldini-Spalletti di domenica: "Sono momenti dove il risultato di una partita ti può far avere sotto l'epidermide determinate reazioni".

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