De Laurentiis gonfia il petto: “Il mio Napoli è sempre stato forte, ma soprattutto il più onesto”
Clima sereno nel Napoli a Francoforte, alla vigilia del match di andata degli ottavi di finale di Champions League che vedrà gli azzurri opposti all'Eintracht. La squadra di Spalletti vola in campionato con un vantaggio abissale di 15 punti sull'Inter seconda, un divario che consente a Osimhen e compagni di concentrarsi al massimo su una competizione che adesso in casa partenopea solletica il palato. Ovviamente il Napoli non è favorito per vincerla, con corazzate in giro come Real Madrid e Manchester City, ma arrivare ai quarti e sperare in un accoppiamento alla portata viene visto come uno scenario possibile.
Del resto parliamo di una squadra che sta riscrivendo la storia del calcio italiano e che quest'anno vanta numeri mostruosi anche in confronto con le altre big d'Europa, avendo perso solo due volte, a Liverpool e a Milano con l'Inter, oltre al pareggio con la Cremonese in Coppa Italia diventato eliminazione ai rigori. Poco prima della conferenza stampa di vigilia di Spalletti e di capitan Di Lorenzo, un rilassato Aurelio De Laurentiis ha parlato a ruota libera coi cronisti presenti.
Quando gli è stato chiesto di una "sfida storica", che potrebbe qualificare per la prima volta il Napoli ai quarti di finale, il presidente partenopeo ha scrollato le spalle e minimizzato, lanciando poi una frecciata a qualche altra squadra del nostro calcio: "Storica? Noi abbiamo giocato in Champions fin da parecchio tempo. Io mi meraviglio che tutti quanti si stiano eccitando per un Napoli che è sempre stato dal mio punto di vista estremamente competitivo, non voglio dire il più forte, ma estremamente competitivo, e soprattutto il più onesto".
È un De Laurentiis che non pone limiti alla sua squadra: "È molto più importante vincere la Champions, perché ti dà nel mondo un'immagine che comunque Napoli ha, perché Napoli come città batte qualunque altra competitività. La diffidenza dei tifosi di inizio stagione? Il tifoso ha sempre ragione, deve diffidare perché non sa, molto spesso gioca un calcio virtuale, scommette. Quindi è giusto che dica la qualunque, poi noi che siamo dentro sappiamo come funziona. Tant'è che io nella lontanissima conferenza del 30 maggio dissi che avremmo lottato per lo Scudetto".
