De Laurentiis braccato all’uscita dopo Barcellona-Napoli: la sua reazione alla domanda più scomoda
Serata nerissima per il Napoli che con la cocente sconfitta in casa del Barcellona vede interrompersi il suo cammino in Champions League e sfumare la possibilità di qualificarsi alla prima edizione del nuovo Mondiale per Club. Un colpo durissimo per il club partenopeo e per il suo presidente Aurelio De Laurentiis che vedono di fatto dissolversi l'ultimo vero obiettivo di questa complicata stagione.
Nemmeno dopo il K.O. contro i blaugrana il numero uno della società campana si è presentato in TV, con cui ha intrapreso una serrata lotta prima chiudendo con DAZN e poi, proprio in terra catalana, con la clamorosa irruzione in diretta su Sky per interrompere l'intervista del suo tesserato Matteo Politano, per rilasciare dichiarazioni (nemmeno a Mediaset a cui invece aveva rilasciato una lunga intervista nel prepartita). Ed è stato in silenzio, rivolgendo occhiatacce verso la telecamera, nel momento in cui è stato braccato dalla testata Pianeta Napoli all'uscita dallo stadio del Montjuic.
Questa infatti la reazione di Aurelio De Laurentiis alla domanda, tanto scomoda quanto lucida, postagli dal giornalista subito dopo l'eliminazione del suo Napoli dalla Champions League: "Presidente, è da considerarsi una stagione fallimentare per gli obiettivi che vi eravate proposti?". Prima lo sguardo rivolto verso il basso e poi un'espressione tra lo sdegnato e il minaccioso a favore di telecamera senza proferire alcuna parola mentre continuava ad allontanarsi dallo stadio. A squarciare il silenzio del patron del club è il responsabile della comunicazione della società partenopea Nicola Lombardo: "Ma secondo lei…" le sue parole prima di proseguire la crociata con i media intrapresa dallo stesso De Laurentiis sottolineando come quello non fosse un luogo deputato per fare interviste.
"Poi tra l'altro non può nemmeno fare delle interviste" aggiunge difatti il capo ufficio stampa del Napoli prima che qualcuno dello staff oscurasse con una mano l'obiettivo della telecamera che teneva in mano quel giornalista che aveva appena rivolto la domanda più scomoda di tutte al presidente De Laurentiis.