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De Laurentiis attacca Rocchi dopo la Supercoppa: “Vive un incubo. Debolezza degli arbitri evidente”

Il presidente del Napoli ne ha per tutti ma non si lascia andare ad atteggiamenti furiosi. Ne ha per tutti, a cominciare dal designatore dei direttore di gara poi prende di mira anche la Lega Serie A e una Supercoppa che “non ha più ragione di esistere”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, al termine della finale di Supercoppa.
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, al termine della finale di Supercoppa.

Aurelio De Laurentiis si presenta ai microfoni di Mediaset a caldo, dopo la sconfitta del Napoli al 91° in finale di Supercoppa contro l'Inter. Pondera le parole. Chi immagina un presidente furibondo, pronto a fare fuoco e fiamme sparando a zero sulla classe arbitrale, resta deluso. Almeno parzialmente. Perché, sia pure col sorriso sulle labbra, mena una serie di fendenti che sibilano nell'aria. Ne ha per tutti.

La prima, demolisce il trofeo svilendone la portata fino a ipotizzarne la cancellazione per ragioni di calendario: "Questa Supercoppa non avrà più ragione di esistere a partire dalla prossima stagione con l'aumento delle partite per i nuovi format pensati da Uefa e Fifa".

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La seconda, attacca duramente il designatore, Rocchi. Ma lo fa esprimendo i concetti in maniera sottile, evitando di cedere alla rabbia e all'amarezza per un match condizionato dall'espulsione di Simeone e da un metro di valutazione dell'arbitro Rapuano non uniforme tra un tempo e l'altro: "A me dispiace per Rocchi che sta vivendo una specie di incubo. Non mi va di documentare con i pensieri dei tifosi, ma non c'è bisogno di andare in affondo. La debolezza degli arbitri parla da sola, è evidente e non solo nei confronti del Napoli. E mi chiedevo qualche ulteriore imbarazzo potesse provare Rocchi questa sera".

La terza, un manrovescio rifilato alla Lega Serie A e alla decisione di cambiare i regolamenti su ammonizioni e cartellini rossi che adesso sono da scontare direttamente in campionato. "Quando si fa una competizione è anche una festa: loro la usano per auto-promuoversi, noi dovevamo farlo per noi stessi offrendo uno spettacolo di calcio. Se poi dei ridotto in 10 il calcio non è spettacolare… La Lega purtroppo in Italia non funziona: sono cambiati i regolamenti anche delle ammonizioni, che finiscono anche per condizionare il campionato. Pensate quante vanno storte… La Lega è nemica delle aziende stesse".

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Ultime riflessioni dedicate alla "furbizia" e alla grande organizzazione strutturale del'Arabia che ha come obiettivo i Mondiali di calcio. "È un Paese con una crescita straordinaria che non vedremo negli anni, ma nei mesi. Non ce né per nessuno. Sono riusciti a oscurare Disneyland, hanno 100mila gru per costruire un nuovo Paese. Hanno un'intelligenza e una furbizia spiccate, il calcio è una specie di grande spot. Non bisognerà aspettare il 2030, questi costruiranno l'inverosimile prima". 

Quanto al Napoli, De Laurentiis non può fare altro che riservargli una carezza e un elogio per quanto dato in campo. "Siamo in pieno mercato, abbiamo già fatto tre acquisti e altri due sono in entrata. Onore e merito a chi vince, ma ho visto un Napoli in crescita. Nonostante essere rimasti in 10 e con tante assenze ha dato filo da torcere all'Inter".

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