De Laurentiis allontana due persone dall’incontro con Tudor: quattro sono troppi, via dalla stanza
L'attesa sta per finire, a breve il Napoli avrà un nuovo allenatore dopo il benservito dato a Rudi Garcia al termine del match perso in casa contro l'Empoli. Domenica scorsa il pranzo era andato di traverso non solo ai tifosi azzurri – coi quali il tecnico francese non aveva mai trovato il feeling in questi pochi mesi di tormentata successione a Spalletti – ma soprattutto ad Aurelio De Laurentiis, uscito scuro in volto già dal blitz fatto nell'intervallo del match negli spogliatoi del Maradona. Accordo raggiunto con Igor Tudor, dovrebbe toccare a lui provare a rimettere la squadra azzurra in carreggiata: l'incontro avuto ieri a Roma col presidente ha avuto peraltro un momento un po' spiazzante per l'allenatore croato.
De Laurentiis e Tudor si erano dati appuntamento lunedì nella capitale, dopo che il 45enne ex tecnico di Verona e Marsiglia aveva staccato gli altri candidati alla panchina partenopea, in primis Mazzarri e Cannavaro. Il faccia a faccia inizialmente era aperto ad altre due persone presenti, ma ad un certo punto dell'incontro il presidente del Napoli ha chiesto di uscire dalla stanza sia all'Ad Andrea Chiavelli che all'agente di Tudor, il connazionale Anthony Seric (anche lui ex giocatore di Serie A, Parma e Lazio tra le altre).
L'intento di De Laurentiis – spiega la Gazzetta dello Sport che dà conto dell'episodio – era sondare più nel profondo, senza occhi e orecchie indiscrete, il Tudor meno formale, l'uomo prima ancora che l'allenatore. Un modus operandi che il produttore cinematografico da sempre adotta quando deve scegliere collaboratori di una certa importanza. La chiacchierata vis a vis ha convinto ADL, sia dal punto di vista della proposta di gioco del croato – disposto a non restare fossilizzato sulla sua difesa a tre, difficilmente praticabile con la rosa del Napoli – sia da quello caratteriale e della mentalità.
Trovata la sintonia, lo scoglio principale restava quello del contratto ed anche qua l'intesa è arrivata: nonostante Tudor volesse un biennale, alla fine ha accettato di sedersi sulla panchina azzurra fino al 30 giugno prossimo, con un'opzione di rinnovo per un anno esercitabile dal club partenopeo. Troppo forte la voglia di non lasciar passare un treno importante come quello di un Napoli che è sì staccato 10 punti dalla capolista Inter, ma è ancora quarto in classifica, quasi qualificato agli ottavi di Champions e soprattutto ha ancora in rosa tutti i big dello Scudetto al netto di Kim.
Tudor ha accettato di scommettere su se stesso per aprire un nuovo ciclo a Napoli, è super motivato e non vede l'ora di dirigere il primo allenamento a Castel Volturno domani. Per mettere nero su bianco ed arrivare all'annuncio ufficiale manca solo il via libera definitivo di De Laurentiis, che si è preso qualche altra ora per pensarci sopra. Occhio a Walter Mazzarri, il cui nome sta risalendo nelle ultime ore.