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De Ketelaere svela il disagio di giocare con Pioli nel Milan: “Non sono quel tipo di giocatore”

Charles De Ketelaere ha spiegato in diretta perché avesse così tanto disagio a giocare con Pioli nel Milan. Tutto dipende dalla posizione che gli ha cucito alla perfezione Gasperini con l’Atalanta: “Non potevo essere quel tipo di giocatore”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Charles De Ketelaere entra in campo contro la Salernitana e risolleva l'Atalanta nel secondo tempo che ribalta i granata e alla fine vince 4-1. Diversamente da quanto accadeva nel Milan con Pioli in cui il belga giocava principalmente da trequartista nel terzetto alle spalle della punta. Ma perché?

L'ingresso del belga, mandato in campo da Gasperini nel secondo tempo, è stato determinante per risollevare l'attacco dei bergamaschi che fino a quel momento soffriva molto il buon posizionamento difensivo dei campani supportato anche dal ritorno del centrocampo. Ecco perché l'ingresso dell'ex Milan ha mescolato un po' le carte mandando in confusione la squadra di Pippo Inzaghi. In 24 minuti giocati il belga ha segnato un gol e fornito un assist toccando la palla ben 19 volte.

L'esultanza di De Ketelaere dopo il gol alla Salernitana.
L'esultanza di De Ketelaere dopo il gol alla Salernitana.

Dati che fanno capire quanto sia diventato centrale nel ruolo dell'Atalanta e quanto sia stato determinante Gasperini a capire subito dove farlo giocare per potergli consentire di esprimersi al meglio. De Ketelaere sin da quando è arrivato alla Dea ha sempre giocato sul fronte offensivo, non sulla trequarti. Da seconda punta o da falso nove, il giocatore ha fatto capire di sentirsi molto più a suo agio in quella posizione di campo. Un concetto espresso anche in diretta su DAZN poco dopo la sfida vinta contro la Salernitana nel monday night di Serie A. "Questa posizione mi dà più forza" spiega il giocatore rivelando cosa non andasse con Pioli.

Luca Toni in diretta durante l'intervista post partita gli fa notare di vederlo molto più a suo agio e molto più pronto fisicamente avendo messo massa da quando è arrivato all'Atalanta. "Sì è vero, anche se penso che la posizione attuale mi dia più forza di poter giocare". Un concetto importante quello di De Ketelaere che fa capire subito come la nuova posizione da seconda punta o da falso nove lo porti a dover essere chiaramente più forte fisicamente per poter arginare al meglio le difese avversarie.

Un ruolo che evidentemente al Milan non riuscivano a cucirgli addosso essendo stato acquistato solo per giocare da trequartista, principalmente quando Brahim Diaz non era disponibile. De Ketelaere infatti spiega proprio questa differenza col Milan lo scorso anno bacchettando Pioli a distanza senza mai nominarlo:

"Io non sono un giocatore che può correre 12 km ma posso fare molta intensità e in questa posizione riesco a fare più questo e quindi mi sento anche più forte nell'azione che faccio". Sicuramente Pioli da trequartista gli chiedeva un sacrificio anche in fase di ripiegamento o magari di svariare molto sulla trequarti ma questo evidentemente non si addice al belga.

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