De Ketelaere spinge l’Atalanta in Champions League: la doppietta alla Lazio vale il quarto posto
Al Gewiss Stadium non c'è storia e a comandare è l'Atalanta: i bergamaschi superano la Lazio per 3-1 in una partita a senso unico, comandata dalla squadra di casa dal primo all'ultimo minuto. Tanta difficoltà per i biancocelesti che fanno fatica a creare occasioni e ad arginare gli avversari, trascinati da un super De Ketelaere autore di un doppietta.
L'indirizzo della partita è chiaro fin dai primi minuti: l'Atalanta è in pieno controllo e da subito prova a sfondare la difesa avversaria con due tentativi di Pasalic che soltanto al terzo tentativo riesce a sbloccare il risultato. Il croato raccoglie una sponda di Scalvini, stoppa il pallone e lo manda verso la porta di Provedel che soltanto qualche istante prima si era superato con una parata.
I biancocelesti fanno fatica reagire e a creare occasioni pericolose, lasciando tutto nelle mani della Dea che gestisce tranquilla il suo vantaggio. La squadra di Sarri appare scarica e sulle gambe, tanto da concedere ai nerazzurri la chance del raddoppio. Due minuti prima dell'intervallo Marusic tocca il pallone di braccio in area e regala un rigore agli avversari: dal dischetto va De Ketelaere che non sbaglia e segna il 2-0.
Anche la ripresa sembra essere la fotocopia del primo tempo, con l'Atalanta che si avvicina più volte al tris e la Lazio che fa fatica a imbastire occasioni. L'atteggiamento dei biancocelesti è rinunciatario, anche nei minuti finali, quando con i cambi Sarri prova a dare una sterzata alla partita.
Ancora una volta sono i bergamaschi a dettare i tempi e ad andare in gol, anche questa volta con De Ketelaere che segna la sua doppietta personale (la prima in Serie A) con una grandissima giocata individuale che lascia a terra Pellegrini. Niente da fare per la Lazio che viene completamente travolta dalla squadra di Gasperini, troppo aggressiva per essere contenuta.
L'unico bagliore per i biancocelesti arriva all'85' con Ciro Immobile che conquista un calcio di rigore per un pestone di Djimsiti. L'attaccante si incarica della battuta e con freddezza segna il gol della bandiera che riaccende la speranza, troppo tardi per sognare una rimonta.
La Dea continua a scalare la classifica e si porta al quarto posto staccando il Bologna, in piena zona Champions League, mentre la Lazio si accontenta matematicamente del nono posto ma a solo un punto dall'Europa.