De Ketelaere segnato dall’affare col Milan, tutto troppo pesante: “Aveva paura di infortunarsi”
Il Milan può dire di aver messo finalmente le mani su Charles De Ketelaere. Il talento belga, classe classe 2001, cresciuto nel settore giovanile del Bruges, vanta già più di 100 presenze in carriera, 16 delle quali in Champions League dove ha segnato 2 gol. Numeri, qualità e prestazioni che hanno attirato immediatamente l'attenzione del Milan che lo reputa perfetto nel suo 4-2-3-1 studiato e limato in questi ultimi anni con successo da Stefano Pioli.
La trattativa col Bruges, proprietario del cartellino, è iniziata settimane fa. Giorni trascorsi tra offerte dei rossoneri e continui rifiuti da parte dei belgi che sono sempre rimasti fermi sulle loro posizioni e la loro richieste iniziale: 35 milioni di euro. Maldini e Massara sono stati costretti ad andare a trattare di persona la settimana scorsa proprio per capire se ci fossero o meno i margini di chiudere questo affare e accorciare la distanza tra domanda e offerta.
Alla fine pare si sia chiuso tutto sulla base di 32 milioni di parte fissa più 3 di bonus + il 15% sulla futura rivendita. Sul piatto infatti, il Bruges aveva anche l'offerta del Leeds, molto ricca, e pronta a spingersi anche fino a 35 milioni. Ma il giocatore voleva solo i rossoneri con i quali aveva già un accordo sull'ingaggio fissato a 2,5 milioni per poi scendere a 2,2 a stagione pur di aiutare la dirigenza a chiudere la trattativa.
Ecco perché il Bruges, pur di non perdere questa ricca cessione, ha fatto di tutto per accontentare il giocatore che nel frattempo era schiacciato dal peso di questa trattativa abbandonando gli allenamenti. Troppo pesante per un giovane come lui. In conferenza stampa è stato proprio Carl Hoefkens, allenatore del Bruges, a spiegare i dettagli di questa vicenda. De Ketelaere ha anche smesso di allenarsi proprio perché non aveva più la testa di proseguire.
Non era più concentrato, era proiettato già in direzione Milan e avrebbe fatto di tutto pur di concludere questo affare. Hoefkens ha svelato con chiarezza quanto accaduto. "Se qualcuno dice non riesce a dare tutto sia dal punto di vista fisico che tattico o mentalmente, allora il mio compito è quello di affrontarlo – ha detto – Devo parlare con il giocatore e capire la sua situazione". A questo punto il tecnico dei belgi entra nel cuore della questione:
"Per Charles tutto questo non era più possibile perché non era più in grado di dare tutto – spiega – Ha detto che stava diventando tutto troppo pesante mentalmente e che soprattutto aveva paura di infortunarsi nel corso degli allenamenti". Hoefkens è netto: "L'unica soluzione era dunque quella di smettere di allenarsi". Nulla da dire su De Ketelaere e su quanto accaduto: "Non sono deluso da lui – ha aggiunto ancora l'allenatore – Lo conosco e ho visto la sua crescita e per questo che se dovesse andarsene davvero gli consiglierei di continuare a fare ciò che ha fatto per molto tempo qui con noi".
Parole importanti che certificano anche il legame tra il club e il suo gioiello pronto a spiccare il volo in Serie A. Il Milan l'ha cercato, l'ha inseguito e l'ha fortemente voluto concentrandosi unicamente su questa trattativa. Congelando gli altri affari in difesa. Secondo Sky, anche Ibrahimovic sarebbe intervenuto in questa vicenda pur di dare una mano ai rossoneri per sbloccare l'affare.
L'attaccante svedese infatti, sarebbe venuto a contatto con l'agente del giocatore, Tom De Mul. Entrambi ex compagni all'Ajax, li sono sentiti attraverso amici comuni. De Mul avrebbe chiesto a Ibra di prendere il trequartista belga sotto la sua ala per aiutarlo nell'inserimento al Milan. Un ulteriore segnale di quanto sia importante in questo momento per il Bruges e per l'entourage del giocatore, che il classe 2001 possa andare in un ambiente capace di metterlo completamente a proprio agio e che gli faccia solo pensare a giocare ed allenarsi al meglio.